Buongiorno Nicola,
ti scrivo questo messaggio solo per segnalarti una cosa alquanto spiacevole che mi è accaduta sabato 13 luglio in una libreria Mondadori città di Ladispoli (Roma). Ho comprato il tuo nuovo libro La grande bugia verde e mi sono dovuto giustificare con i commessi e gli altri clienti.
Commesso: “Ormai si vendono solo i libri di Vannacci, Porro e un altro (non ho afferrato il nome), che schifo!”, clienti: “Sì vero a cosa siamo arrivati”. Al che ho fatto notare che ognuno può leggere quello che vuole e soprattutto per farsi un’idea propria è bene ascoltare più campane. Abbiamo avuto un piccolo battibecco e per dispetto volevo andarmene senza prendere niente ma mia moglie ha giustamente insistito e alla fine l’ho comprato.
Volevo dirtelo per capire se è capitato solo a me (me lo auguro ma non ne sono convinto) oppure altri tuoi lettori hanno subito lo stesso trattamento fatto di scherni e derisioni all’acquisto di un libro fuori dai soliti schemi e che probabilmente non fa piacere né al mainstream né alla intellighenzia de sinistra. Cose da pazzi.
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La prossima volta lo compro online e i commessi andassero ad occupare le case o aspettassero beatamente il reddito di cittadinanza. Caro commesso, che schifo! Lo dico io.
Ti saluto con stima e affetto.
RM
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