Caro Porro, ti scrivo per integrare la notizia che ci hai dato sulla Zuppa di ieri a proposito di Stalin.
Domenica sera 5 marzo ho visto e ascoltato la puntata di “Passato e Presente” in onda su Rai Storia dedicata a Stalin e al periodo del terrore (1935-1938). Paolo Mieli, notoriamente considerato giornalista storico, intervistava il prof. Silvio Pons ordinario di storia contemporanea a Roma, Tor Vergata e altri tre giovani neolaureati. Sul periodo del terrore staliniano non hanno detto praticamente nulla di significativo, facendo passare i morti per fame in Ucraina (collegamento con la tragedia dell’Holodomor e con l’attualità di oggi sorprendentemente dimenticate) come la conseguenza di una carestia non voluta.
Sul patto Molotov–Ribbentrop hanno accreditato la vecchia tesi dell’errore non voluto da Stalin, padre del socialismo che aveva compiuto qualche eccesso ed eliminato qualche avversario, perchè le condizioni sociali del tempo erano molto difficili. Niente sull’eccidio di Katyn, sulle persecuzioni a danno del popolo polacco, degli ebrei e degli ucraini, niente sui gulag. Insomma una cosa vergognosa per una trasmissione di storia con ben cinque esperti in studio, tutti riduzionisti sulle responsabilità del dittatore georgiano e consenzienti tra loro. Ben altro giudizio è quello della prof.ssa Claudia Weber autrice del volume tradotto lo scorso anno anche in Italia col titolo: “Il patto, Stalin, Hitler e la storia di un’alleanza mortale 1939-41”, Edizioni Einaudi. La Weber è docente di storia dell’Europa contemporanea all’Europa-Universitat Viadrina di Francoforte sull’Oder.
Un caro saluto e buon lavoro.
Domenico Del Monaco, 8 marzo 2023