Commenti all'articolo Caro Porro, ecco perché il caso dell’arbitro non è razzismo

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Giampiero
Giampiero
14 Febbraio 2021, 14:12 14:12

In rumeno si dice nero si dice negru, quindi smettetela di rompere con questo falso politicamente corretto, perché in verità avete rotto le ⚽️⚽️⚽️⚽️⚽️.

Antonio Arnetoli
Antonio Arnetoli
12 Febbraio 2021, 16:16 16:16

Vorrei ricordare che in romeno la parola “negru” vuol dire nero e non negro.
Dopodiché l’origine del quarto uomo, mi porta a dire che, la parte denigratoria, in Romania, sempre così si può chiamare, è nei confronti degli zingari e/o tra classi sociali, ma non per il colore della pelle.
Ricordando che la popolazione Rumena avrà mille difetti, ma sicuramente non è razzista.

Flavia
Flavia
14 Dicembre 2020, 13:06 13:06

Non sapevo che gli eventi fossero stati quelli descritti. Come sempre, purtroppo, l’informazione viene manipolata in funzione di ciò che si vuole ottenere…
In questo caso il politicamente corretto alza un polverone su un fatto che, se così, oggettivamente non ha senso che generi tante polemiche e addirittura un’inchiesta interna alla UEFA.
Riusciremo ancora a poterci esprimere liberamente? Riusciremo ancora a esporre un concetto, un’idea senza essere volutamente travisati nei concetti?

Giovanni Rosti
Giovanni Rosti
11 Dicembre 2020, 23:48 23:48

Sono completamente d’accordo . il quarto uomo non ha mancaro di rispetto ad alcuno. Era solo un modo per indicare la persoba in questione. On lingua romena negru vuole dire nero. Nulla piu. Cosa doveva dire : Afro- Americano ad un Camerounense?

German
German
11 Dicembre 2020, 20:22 20:22

Si sono scordati di cancellare “RAZZA” dall’articolo 3 della costituzione: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di RAZZA, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali…»

Salvatore Bazzana
Salvatore Bazzana
11 Dicembre 2020, 19:28 19:28

Che, fa finta di non capire?
Non è un buon atteggiamento cercare di smontare il “politicamente scorretto” con lo “scorretto”.
Il giocatore ha un nome e un cognome e ha anche un numero di maglia o una posizione sul campo: non è necessario identificarlo con il colore della pelle, ma anche dal naso adunco, dalla mancanza di capelli, ecc.
Non servono queste polemiche ma guardi alla sostanza: Lei delle volte lo sa fare bene! Altrimenti rischia di essere funzionale al “pensiero unico” che vuole abbattere.