Commenti all'articolo Caro Porro, ecco perché noi giovani siamo in lutto
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27 Commenti
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Rossella
3 Marzo 2021, 17:21 17:21
Carissima hai fotografato una realtà che tanti di noi non provano neanche a mettere in discussione per la paura che ormai li domina!
Noi avremmo bisogno di una direzione diversa e siccome non c’è bisogna fare uno sforzo e cercarsela per conto proprio per non soccombere e perdere la nostra identità!
L’incoraggiamento è difendersi e proteggersi creandosi uno scudo per un equilibrio psichico messo duramente alla prova!! Mai abbattersi!!
A.L.
21 Febbraio 2021, 17:32 17:32
Cara Alice… mi scuserai se ti do del tu: non sempre i giovani lo gradiscono, a volte ci vedono del paternalismo o un modo cattedratico di rivolgersi a loro. Ma con te il tu mi viene proprio spontaneo, e… per la verità la tua età non c’entra, non c’entra proprio per niente. E’ che le tue parole, parole che secondo me sono incredibilmente belle pur nel dolore che rappresentano, e chiare e vere, sono parole che… in parte mi rappresentano molto. Età diverse, vite diverse, ma quello che dici lo sento in parte anch’io. Quando parli del lutto, sono parole così vere e così… io direi indubitabili, fatico davvero a capire come qualcuno possa non capirle. Condivido quello che hai scritto, ammiro la tua chiarezza di pensiero, la tua capacità di descrivere vita, mente, cuore così come essi sono spesso in questo periodo immobile, in questo incubo che è tale anche perché molti, adulti vecchi o giovani, tengono gli occhi chiusi e non sanno, non riescono, non vogliono vedere al di là dello spicchio di verità (proprio poco…) che ci viene mostrato… ; non vedono né sentono altro, come se la vita stessa non dicesse anche ben altro di vero, molto più vero, e di ben diverso, su questa situazione. Ho costellato questa risposta di “puntini puntini”… Di solito non… Leggi il resto »
Linda
20 Febbraio 2021, 18:28 18:28
Cara Mara vivi esci fa qualsiasi delle cose belle e semplici che fa evi e puoi fare,, lasciarli perdere, sono assassini di sole di mare,di scuole, di famiglie, di lavoro,di vite, di sorrisi, loro sono assassini non il covid, la vita è una sola, vivillA non consentire loro di distruggertela e lo dico a tutt. Dio c è ma loro non ne sono nè figli né amici, né canali,nè pedine.
Antonio Marchesi
19 Febbraio 2021, 16:08 16:08
..da ben oltre 50 anni, non ho più 24 anni..io non sono solo un recluso ma anche un predestinato al covid19, un sopravvissuto finora al virus..ma una cosa bella..la porto sempre con me racchiusa in uno scrigno che ho nel cuore..tutta la voglia di vivere di Alice e i suoi 24 anni. Certo che la sua sia più sofferenza della mia? Dubito ma la comprendo, a 24 anni..i sogni vuoi che diventino realtà. Io i miei sogni li coltivo ancora, magari spesi in una passeggiata dietro la collina dove abito,faccio foto dall’immancabile cell. a tutte le stagioni, ad una foglia che cade e svolazza,ad un cielo limpido, ad un colpo di vento che trascina rumorose foglie ma che mi fanno sentire vivo.Nulla da ridire di Alice, ha espresso l’attimo che stiamo tutti vivendo e nella sua verde età è comprensibile tanta amarezza..ma io, alla sua età, vivevo l’amarezza della fame e della miseria, non faccio paragoni ma..da quella miseria ho tratto insegnameto e ho atteso, ho messo tutto me stesso e ancora lavoro pur se al PC facendo ricerche per piccole aziende..guadagno poco ma mi sento ricco, io ce l’ho fatta. forza Alice, la vita ti aspetta e, un giorno, mi piacerebbe leggere che nessun momento sarà un ” Lutto ” per te ma speranza in un mondo migliore e… Leggi il resto »
Mara
19 Febbraio 2021, 13:20 13:20
comunque io penso che i giovani dovrebbero smetterla di porsi su questo piedistallo come se l’età anagrafica li separasse dal resto della società
uscire a prendere aria, viaggiare, divertirsi ecc. non sono prerogative solo di chi è giovane e una persona di 24 anni dovrebbe arrivarci da sola
non sono solo loro a soffrire
poter lavorare e avere dei sogni non è una cosa che fai solo a 20 anni
anche le persone che hanno passato i 20 hanno diritto a fare una vita che non è quella che stiamo facendo oggi
in questo momento il lutto è collettivo
Mara
19 Febbraio 2021, 13:08 13:08
ieri ho fatto un giro (Milano) e ormai il degrado e il disagio psicologico degli italiani sta diventando sempre più tangibile oltre al disastro economico
mi domando davvero fino a quando potremo continuare in questo modo
Carissima hai fotografato una realtà che tanti di noi non provano neanche a mettere in discussione per la paura che ormai li domina!
Noi avremmo bisogno di una direzione diversa e siccome non c’è bisogna fare uno sforzo e cercarsela per conto proprio per non soccombere e perdere la nostra identità!
L’incoraggiamento è difendersi e proteggersi creandosi uno scudo per un equilibrio psichico messo duramente alla prova!! Mai abbattersi!!
Cara Alice… mi scuserai se ti do del tu: non sempre i giovani lo gradiscono, a volte ci vedono del paternalismo o un modo cattedratico di rivolgersi a loro. Ma con te il tu mi viene proprio spontaneo, e… per la verità la tua età non c’entra, non c’entra proprio per niente. E’ che le tue parole, parole che secondo me sono incredibilmente belle pur nel dolore che rappresentano, e chiare e vere, sono parole che… in parte mi rappresentano molto. Età diverse, vite diverse, ma quello che dici lo sento in parte anch’io. Quando parli del lutto, sono parole così vere e così… io direi indubitabili, fatico davvero a capire come qualcuno possa non capirle. Condivido quello che hai scritto, ammiro la tua chiarezza di pensiero, la tua capacità di descrivere vita, mente, cuore così come essi sono spesso in questo periodo immobile, in questo incubo che è tale anche perché molti, adulti vecchi o giovani, tengono gli occhi chiusi e non sanno, non riescono, non vogliono vedere al di là dello spicchio di verità (proprio poco…) che ci viene mostrato… ; non vedono né sentono altro, come se la vita stessa non dicesse anche ben altro di vero, molto più vero, e di ben diverso, su questa situazione. Ho costellato questa risposta di “puntini puntini”… Di solito non… Leggi il resto »
Cara Mara vivi esci fa qualsiasi delle cose belle e semplici che fa evi e puoi fare,, lasciarli perdere, sono assassini di sole di mare,di scuole, di famiglie, di lavoro,di vite, di sorrisi, loro sono assassini non il covid, la vita è una sola, vivillA non consentire loro di distruggertela e lo dico a tutt. Dio c è ma loro non ne sono nè figli né amici, né canali,nè pedine.
..da ben oltre 50 anni, non ho più 24 anni..io non sono solo un recluso ma anche un predestinato al covid19, un sopravvissuto finora al virus..ma una cosa bella..la porto sempre con me racchiusa in uno scrigno che ho nel cuore..tutta la voglia di vivere di Alice e i suoi 24 anni. Certo che la sua sia più sofferenza della mia? Dubito ma la comprendo, a 24 anni..i sogni vuoi che diventino realtà. Io i miei sogni li coltivo ancora, magari spesi in una passeggiata dietro la collina dove abito,faccio foto dall’immancabile cell. a tutte le stagioni, ad una foglia che cade e svolazza,ad un cielo limpido, ad un colpo di vento che trascina rumorose foglie ma che mi fanno sentire vivo.Nulla da ridire di Alice, ha espresso l’attimo che stiamo tutti vivendo e nella sua verde età è comprensibile tanta amarezza..ma io, alla sua età, vivevo l’amarezza della fame e della miseria, non faccio paragoni ma..da quella miseria ho tratto insegnameto e ho atteso, ho messo tutto me stesso e ancora lavoro pur se al PC facendo ricerche per piccole aziende..guadagno poco ma mi sento ricco, io ce l’ho fatta. forza Alice, la vita ti aspetta e, un giorno, mi piacerebbe leggere che nessun momento sarà un ” Lutto ” per te ma speranza in un mondo migliore e… Leggi il resto »
comunque io penso che i giovani dovrebbero smetterla di porsi su questo piedistallo come se l’età anagrafica li separasse dal resto della società
uscire a prendere aria, viaggiare, divertirsi ecc. non sono prerogative solo di chi è giovane e una persona di 24 anni dovrebbe arrivarci da sola
non sono solo loro a soffrire
poter lavorare e avere dei sogni non è una cosa che fai solo a 20 anni
anche le persone che hanno passato i 20 hanno diritto a fare una vita che non è quella che stiamo facendo oggi
in questo momento il lutto è collettivo
ieri ho fatto un giro (Milano) e ormai il degrado e il disagio psicologico degli italiani sta diventando sempre più tangibile oltre al disastro economico
mi domando davvero fino a quando potremo continuare in questo modo