Caro Porro, emergenza! Sta finendo il riscaldamento globale (estate) e iniziano i temporali (eventi estremi). A fine agosto compio 70 anni e fin da quando ero piccolo si chiamava “la bufera di Ferragosto”. Intorno ai dieci anni, due estati al mare in ritardo sulla stagione e due trombe marine coi bagnini a fare l’elenco dei Santi. Spiaggia di Cattolica invece della solita Milano Marittima, strettissima per “l’innalzamento dei mari insieme allo scioglimento dei ghiacci” (che poi sarebbe fusione, ma fa niente).
Più tardi sono diventato grande, ho studiato Geologia e ho verificato che siamo in un’era glaciale, ma fortunatamente in un doppio momento tiepido che si chiama confidenzialmente “Optimum Climatico”. Certo, qualche disagio c’è, ma se chiedete ai Neanderthal hanno visto di peggio.
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Infine, pur sentendomi giovane dentro, sono divento vecchio e ho iniziato a studiare il meteo, non della Terra, dello Spazio. Se non altro per quella curiosità mista a delusione che mi aveva lasciato la Geologia facendomi le pulci sul clima nei libri, per poi concludere che non è prevedibile. Coi satelliti qualcosa si sta sbrogliando, ma viste le “bastonate” che ci (il “ci” sta per NOAA, SILSO-SIDC, INAF…) ha dato il Sole sul tentativo di prevedere il suo Ciclo 25, è meglio continuare a studiare.
E la CO2? Beh, quella è come le indulgenze ai tempi di Lutero e infatti c’è una discreta compravendita, tanto più che il maggiore gas serra è il vapore acqueo e per fortuna c’è. Poi se la riducete troppo, i sindacati delle piante protestano e viene pure l’autunno caldo. Adesso ho già minato troppe certezze e mi fermo. Chi si fa troppe domande diventa pericoloso.
Maurizio Marsigli
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