Caro Porro,
questo è lo sfogo del padre di un quattordicenne che dopo aver saltato parte della stagione calcistica per non aver aderito alla campagna vaccinale si ritrova punto e daccapo. Mio figlio ha contratto “la bestia ammazza tutti/Covid19” a fine aprile 2022.
“Perfetto”, direte voi! Ed è vero, visto che neanche se ne è accorto. Tuttavia, per riprendere l’attività sportiva ha dovuto sottoporsi ad una nuova visita medico sportiva….
Eh vabbè, la salute dei ragazzi va salvaguardata (anche se quelli che hanno ricevuto due dosi non sono obbligati a farla).
L’hanno chiamato “return to play“. Pagata e ottenuta la nuova abilitazione il 16 maggio 2022, ora mi vengono a dire che tale certificato è valido solo per poter rientrare a giocare post covid e che, malgrado gli esami cardiologici e polmonari i certificati siano gli stessi, a settembre dovrà nuovamente fare una nuova visita medico agonistica….
Ma vi pare una cosa normale?
Enrico