Commenti all'articolo Caro Porro, ho 18 anni e le scrivo di…

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Sal
Sal
15 Luglio 2020, 7:01 7:01

@Silvana

Vorrei chiudere il nostro piacevole scambio di opinioni ribadendo il mio “pregiudizio”, come lo definIsce lei, sul suo operato di docente (al netto della libertà di insegnamento del docente prevista dalla Costituzione)
Lei afferma:
“Comunque ho maturato un punto fermo: a prescindere, Dante sopra tutto e prima di tutto. Et tout le reste, c’est litterature”

E se questa non è critica militante, mi dica lei cos’è!

Evviva Dostoevskij! (Sperando che il Ferrentino, come ha fatto con il Boccaccio, non lo scambi per una squadra di calcio)
Saluti

Sal
Sal
15 Luglio 2020, 6:51 6:51

L’immancabile calunniatore Raffaello Ferrentino (Ghibellin fuggiasco in quel di Romania per non pagare le tasse), a corto di argomenti, e dopo aver sciorinato una serie di sciocchezze sul liberalismo inglese su cui poggerebbe la civiltà occidentale (SIC!!) ed aver calunniato di nuovo la scuola italiana (salvo poi scusarsi vilmente di fronte al primo docente che incontra) ci ha fornito una nuova lezione su come si affittano appartamenti esentasse.
La critica dantesca la lasci agli esperti come noi e continui con la sua liberale attività di fittacamere.

Raffaello Ferrentino
Raffaello Ferrentino
14 Luglio 2020, 23:44 23:44

Gentile Prof.ssa Silvana, ho creduto fin dall’ inizio che Fabio sia un ragazzo speciale: ora so che ha avuto la “rarissima” fortuna di avere un’ insegnante speciale. Ho insegnato per soli 5 anni, ma in 7 “squole” diverse ed conosciuto decine di colleghi. Non ne ho conosciuto nessuno che rassomigliasse, anche lontanamente a lei, alla sua chiarezza di pensiero, alla sua lucidita’ di espressione e alla sua dedizione all’ insegnamento. Sono convinto che, se ha letto i miei scarni interventi sull’ argomento in oggetto, non si sara’ sentita offesa dai miei giudizi sulla “squola” e sui suoi professori: l’ eccezionalita’ di Fabio e’ anche quella della sua insegnante: un germoglio non puo’ sbocciare senza che qualcuno lo annaffi. Il fatto che la scuola italiana sia men che modesta non vuol dire che tutti siano allo stesso livello. Credo nella profonda, ineliminabile differenza delle individualita’ e che, nonostante la mediocrita’ generale, esistano le eccezioni. Il primo amico che ho incontrato in Romania, un ragazzino di 21 anni, fu chiamato ad insegnare al dipartimento di fisica all’ Universita’ di Stanford – faceva ancora il terzo anno della facolta’ a Bucarest. Dopo 3 anni prese un Master in economia e divento’ Direttore per l’ Europa della Banca di Singapore a Londra. Ora e’ CEO della sua Real Estate e gestisce proprieta’ milionarie in… Leggi il resto »

Sal
Sal
14 Luglio 2020, 12:15 12:15

@Giovanna Gentile professoressa, quello che mi ha colpito maggiormente (e insospettito) dell’intervento di Fabio, conoscendo io molto bene il livello culturale di migliaia di giovani, è stato il suo approccio ideologico/politico nell’affrontare temi di enorme spessore culturale in un panorama disciplinare vastissimo, ma soprattutto la strumentale difesa della matrice medievale dell’opera di Dante (che pochi peraltro mettono in dubbio) per sostenere tesi politiche molto legate all’attualità: questo è sicuramente un approccio strumentale. Credo inoltre che sia piuttosto ingenuo ed anacronistico presentare una lettura tradizionale della Divina Commedia per sostenere valori ed ideali del proprio tempo. (una curiosità: la sua è una scuola religiosa?) La scrittura di Fabio è sicuramente un’eccezione ed anche, ovviamente, una piacevole sorpresa. Sinceramente tuttavia il suo (di lei) intervento solleva nuovi interrogativi: i suoi studenti conoscono tutta l’opera di Dante? Lei così afferma. Rime, Vita Nova, De Vulgari Eloquentia, Convivio, Divina Commedia, Epistole, Egloghe, Quaestio….. E ha trovato il modo di spiegare anche Petrarca e Boccacco in terzo liceo? Tutto questo in 4 ore a settimana? Gli studenti non si dedicano anche ad altre materie? Mi permetto anche di aggiungere, con il dovuto rispetto, che De Monarchia si pronuncia De Monàrchia, non perchè si legge alla latina, ma perchè è in latino, come tutto il trattato del resto (ma questo lei lo sa sicuramente) Prima di… Leggi il resto »

Silvana
Silvana
13 Luglio 2020, 15:03 15:03

Ringrazio di cuore tutti i sostenitori, in questo blog, dei giovani di belle speranze, cui affideremo il nostro futuro, che speriamo contempli ancora la liberta’ di pensiero…
Per i cultori di Dante e della Commedia: io adotto il commento di G. Bondioni, casa editrice Principato; completo e profondo, spiega anche tutte le implicanze teologiche e filosofiche del testo, dal piu’ ovvio S. Tommaso a Sigieri di Brabante. Fondamentale per capire e apprezzare il Paradiso! L’investimento migliore che si possa fare.
Un abbraccio a tutti i lettori.

Massimo Restelli
Massimo Restelli
13 Luglio 2020, 14:52 14:52

A conferma di quanto la Commedia non sia un testo laico come sostiene la docente, ma che al contrario tenti di fondere il cristianesimo medioevale al mondo classico tramite l’Imperium di Roma, basta ricordare come Dante scelga proprio Marco Porcio Catone, pagano tanto quanto Virgilio, come guardiano del Purgatorio, quindi del regno della purificazione verso la salvezza del Paradiso. Non solo Dante specifica come sia stato Cristo a scegliere Catone, traendolo dal Limbo, quando è sceso nell’Inferno. Ancora “Li raggi de le quattro luci sante fregiavan sì la sua faccia di lume”, si legge nel primo canto. E quelle quattro stelle sono le virtù cardinali che si incarnano nell’Uticense, considerato da Dante un magnanimo per eccellenza e quindi perdonato anche se suicida. Perchè simbolo di libertà personale e spirituale.
Complimenti a Fabio Morelli