ArticoliLa posta dei lettori

Caro Porro, i miei ragazzi hanno bisogno di stare in classe - Seconda parte

È evidente che siamo in un contesto di scelte fatte, e come scuola subite, di un nemico che si chiama “non senso”, ma che ha dei volti, degli interessi, degli scopi. Questa nostra Italia, che da anni non fa nessuna politica seria per il consolidamento della natalità, che si è dimenticata dei giovani, che neppure di fronte ad una pandemia che miete particolari vittime tra gli anziani, ha il coraggio di ragionare per un patto di solidarietà fra le generazioni, in cui i danni della Prima Repubblica e le pensioni di vecchiaia di oggi saranno un macigno che graverà sugli attuali studenti che fra i banchi del liceo usciranno più deboli che mai, ecco questa nostra nazione ha il diritto di continuare a far crescere poeti, artisti, scienziati e navigatori, purchè si abbia sempre chiaro qual è il problema e chi il suo scellerato alleato, complice.

Rimane, tuttavia, vero che sta scritto “pregate per i vostri nemici e per quelli che vi perseguitano”, ma sta pure scritto “se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo (Gv 11, 9). Ma se invece uno cammina di notte, inciampa, perché gli manca la luce”.
Sarà un caso che i dpcm son sempre opera della notte?

Stefano Cigognani, 11 novembre 2020
Direttore Don Bosco Village School

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