Caro Porro,
nei giorni scorsi ho sentito l’ennesima infinita intervista al super virologo Massimo Galli in cui egli sosteneva che riaprire le scuole (una piccola parte) sia un danno per la salute pubblica.
Io sono padre di un bambino magnifico di nome Mattia, cui all’età di 18 mesi è stato diagnosticato il disturbo dello spettro autistico, e all’età di 4 anni sono comparsi anche episodi di crisi epilettiche. Dopo infinite visite mediche, grazie a Dio siamo riusciti a trovare una cura giusta per l’epilessia. Andava tutto bene, fino al primo lockdown… chiusura di tutto! Mio figlio dall’oggi al domani si è ritrovato rinchiuso in una casa di 50mq circa per 2 mesi.
Essendo lui un bambino allegro a cui piace uscire e stare fuori, puoi immaginarti come è stato. Stress che non ti dico, cui si è aggiunta la ricomparsa delle crisi epilettiche dopo 2 anni che non aveva avuto niente! Ho dovuto fare diverse battaglie per mio figlio, dal ritardo delle cure di cui aveva bisogno (lista di attesa lunga 3 anni), fino all’ultimo episodio, in cui la scuola si è rifiutata di fare lezione in presenza perché il mio paese era in zona rossa, nonostante la legge lo preveda. Tutto questo in nome di un virus che ha un tasso di mortalità basso!
Detto questo, ti chiedo un favore se puoi realizzarlo. Fa’ leggere questa lettera, o fammi avere un confronto con questo “luminare”, per potergli dire che io sono disposto a fare una visita al suo reparto (anche pernottandoci), però lui allo stesso tempo si deve mettere nei miei panni e in quelli di mio figlio: voglio fargli vedere cosa hanno fatto a mio figlio lui e i suoi “discepoli” (i vari Burioni, Crisanti, Ricciardi…).
Tanto, diciamoci la verità, queste decisioni del cavolo non sono state prese dai politici di turno, ma da questo famoso Cts, che con la sua arroganza di avere un camice bianco, ha creato il più grande disastro dalla nascita del nostro paese.
P.S. Tanto per la cronaca, riferisci al luminare, che nel momento di maggior crisi Covid, la mia regione aveva occupato circa 90 posti in terapia intensiva su 2 milioni di abitanti, facendola etichettare come zona a rischio! 90 persone su 2 milioni!
Lucio Gabriele Marcolongo, 7 aprile 2021