La posta dei lettori

Caro Porro, il trucco delle Ong per portare i migranti in Italia

Caminando Fronteras migranti

Buonasera Nicola,

su internet ho trovato un report (riportato anche su Ansa.it) di Caminando Fronteras, Ong spagnola specializzata in interventi e analisi del fenomeno migratorio nel Mediterraneo occidentale. Nel documento, l’Ong denuncia che la rotta algerina è “la seconda che più vittime ha riportato” (dopo quella per le Canarie) ma “paradossalmente la più invisibile” tra quelle che connettono l’Africa con la Spagna, le imbarcazioni di fortuna che salpano dall’Algeria puntano a raggiungere le coste della Spagna peninsulare sud-orientale (principalmente, le province di Almeria, Murcia e Alicante) o le isole Baleari.

Stando ai dati raccolti da Caminando Fronteras, i morti o dispersi su questa rotta migratoria tra il 2018 e il 2022 sono stati almeno 1.562. Quindi parlando di immigrazione verso la Spagna sono andato a vedere il sito della Ong Catalana Open Arms e ho aperto una tendina dal titolo Mediterraneo centrale e mi sono imbattuto in una mappa dell’intero Mediterraneo dove si evidenziano le rotte marittime che dalla Tunisia, Libia, Egitto e Turchia portano in Grecia ed in Italia, inoltre nella mappa è riportata una didascalia dove è indicato il numero di morti o dispersi in mare dal 2015 al 2021, ma non c’è traccia delle rotte immigratorie tra l’Algeria e la Spagna.

Per Open Arms contano e conta effettuare missioni di soccorso solo nelle rotte che portano gli immigrati in Italia e in Grecia e non nelle rotte che portano gli immigrati in Spagna, perché se andassero a effettuare azioni di soccorso in quelle zone dovrebbero portare gli immigrati nei porti più vicini e cioè in quelli spagnoli. Ci ricordiamo tutti quando dopo lo scontro con l’allora ministro dell’Interno Matteo Salvini, la nave di Open Arms lascio l’Italia per andare in Spagna, qui non usò lo stesso modo di operare che aveva in Italia ma si mise a disposizione della Guardia Costiera spagnola.

Comunque mi piacerebbe domandare a Oscar Camp fondatore di Open Arms, a tutti i sostenitori che lo finanziano e al comune di Barcellona che oltre a finanziare Open Arms si è costituita parte civile nel processo che vede imputato Matteo Salvini, come mai le navi della Ong spagnola non vanno ad attuare missioni di soccorso davanti alle coste algerine, come fanno davanti alle coste tunisine e libiche, visto il numero di morti che ogni anno avviene in quella parte di Mediterraneo come documentato dalla Ong spagnola Camminando Fronteras e visto che mentre davanti alle coste libiche e tunisine operano altre navi Ong, davanti alle coste Algerine non opera nessuna nave. Questa domanda potrebbe essere fatta anche alle altre Ong, la maggior parte tedesche le cui navi operano davanti alle coste tunisine e libiche.

La vera risposta è sempre la stessa in nessun altro paese al mondo oltre all’Italia sarebbe consentito di sbarcare così tanti immigrati come le navi Ong fanno nel nostro paese. Avendo visto su internet che attualmente la nave Aita Mari della Ong spagnola “Salvamento Maritimo Humanitario” si trova vicino a Valencia e quindi molto vicina alle coste algerine, potrebbe andare lei a fare operazioni di soccorso lungo la costa algerina come ha fatto a giugno lungo le coste tunisine raccogliendo 172 immigrati che ha sbarcato a Salerno, ma sicuramente a breve la rivedremo in un porto italiano perché, salvo le apparenze, è meglio in fatto di immigrazione aver a che fare con il governo italiano che con quello spagnolo.

Saluti Nicola