La posta dei lettori

Caro Porro, io la mazzetta dei tamponi non voglio pagarla

La posta dei lettori

Ciao Nicola,

sono un ragazzo di 25 anni. Sì un ragazzo che da due anni ha visto la sua vita rovinata dalle scelte scellerate di questo Paese. Ho fatto tutto ciò che mi è stato ordinato (perché ormai stiamo parlando di ordini e non più di scelte coscienziose), in ordine:

1. Ho fatto un lockdown di due mesi;
2. Ho rispettato un coprifuoco (ridicolo) per 6 mesi!
3. Mi sono vaccinato;
4. Ho indossato sempre la mascherina.

Oggi scopro che dopo essermi stato promesso un periodo di riposo senza restrizioni devo comunque cercare una farmacia per fare un tampone rapido in vista del veglione di Capodanno. Non è più tollerabile assecondare questa gabbia di matti, non è più tollerabile seguire ciò che questo ridicolo paese ordina ogni 3 settimane, non è più tollerabile vivere in un continente in cui non si è più liberi di fare niente.

Spero vivamente che le persone capiscano che è finito il tempo della finta libertà, non siamo burattini nelle mani del governo, non voglio che la mia vita venga decisa dentro una stanza di un palazzo di Roma da un gruppo di persone completamente distaccate dalla realtà.

Non chiedo di essere un privilegiato, ma di essere trattato da adulto… come persona di 25 anni che lavora e studia e che soprattutto ha diritto di vivere la propria vita come meglio crede.

Esigo rispetto, ed anche gli Italiani lo esigono.

Un abbraccio virtuale
Edoardo