Egregio Dott. Porro,
in questi giorni di festività tutti siamo animati da buoni propositi per l’anno appena iniziato. Mi sono chiesto allora cosa potrebbe accadere in questo paese affinché si potesse, una volta e per tutte, respirare aria nuova, fresca e libertà vera. Avevo molte aspettative in questo governo, aspettative che, dopo la seconda finanziaria si sono definitivamente arenate: anche a questo giro il fu “ceto medio”, anima trainante della nostra economia e del nostro benessere, è stato nuovamente preso in giro.
Mi chiedo da tempo se questi signori (compresi quelli precedenti…) abbiano effettivamente compreso la realtà di questa Italia, dove il potere d’acquisto continua incessantemente a diminuire e dove si continua a fare debito per mantenere una macchina infernale chiamata Stato che fagocita risorse senza limite alcuno. Ritengo che per reindirizzare il paese sulla via del benessere si debba attuare l’unica strada disponibile: mettere soldi veri in tasca ai contribuenti e smetterla con questo furto legalizzato chiamato tasse senza avere in contropartita servizi adeguati e tutele quando ve ne sia di necessità.
Nessun Paese è mai cresciuto facendo debiti e se quei debiti sono la conseguenza di una spesa pubblica incontrollata che si attesta da tempo abbondantemente sopra il 50%, di cosa vogliamo parlare? Per come siamo combinati non si tratta più di essere o meno prudenti, ma di cercare di dare all’economia reale una vera scossa con tutti i rischi del caso. Dobbiamo applicare una vera riforma fiscale e non l’acqua fresca posta in essere da questo governo e per farlo l’unica soluzione è quella di riparametrare le imposte sulla base di una “flat tax” omnia e che riguardi tutti i contribuenti senza distinzione alcuna sulla base dei redditi personali realizzati e incassati e non presunti.
Togliere bonus, contributi e detrazioni di ogni genere eccezion fatta per spese mediche, interessi mutuo e ristrutturazioni edilizie sulla casa dove si risiede. E quindi:
- No tax area per i redditi fino a 15mila euro;
- 15% sui redditi da 15mila a 250mila euro;
- 25% sui redditi da 250mila a 1milione di euro;
- 33% per i redditi superiore a 1milione di euro.
Per le società di capitali una semplice “flat tax” forfettaria del 20% sul reddito. Via balzelli vari Irap, tasse trasferimento di proprietà immobiliari, imposta di bollo e quant’altro. Non c’è più tempo da perdere, la situazione è disperata quindi ci vuole coraggio e anche una certa dose di incoscienza prima che muoiano Sansone e tutti i Filistei.
Saluti Massimo Micheli
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