Caro Porro,
sono una mamma di una figlia che ha fatto l’università a Venezia (noi abitiamo in periferia di Padova) e per 5 anni si svegliava alle 6 (anche prima se aveva un esame alle prime ore) prendeva la bicicletta per andare a prendere il bus che la portava a Padova, poi prendeva il treno per Venezia. Per risparmiare non prendeva vaporetti ma se la faceva a piedi, circa mezz’ora.
Certo si lamentava ma sapeva che era così. Siamo una famiglia di operai e non potevamo pagarle un affitto li. Ha fatto i suoi tirocini all’estero e vi assicuro che i dormitori universitari che ha trovato a Strasburgo non erano proprio a 5stelle e peggio pure degli ostelli, sporchi, poca igiene, e dopo essersi infettata con le pulci da letto l’abbiamo aiutata un po’ economicamente per un affitto in un appartamento decente.
Ma anche lì stessa tiritera di Venezia (sveglia all Alba ecc ecc). Poi si è laureata, stage all’estero mini-pagati, eccetera .Ora lavora a Bruxelles è felice e non ha paura delle difficoltà e per questo è molto apprezzata nel suo ambiente lavorativo.
Poi ricordo a tutti i “tendisti” che i nati negli anni 60 come me cominciavano a lavorare a 14 anni e si facevano chilometri di strada in bicicletta per andarci…
Lettera firmata