Sul tema della Naspi abbiamo ricevuto centinaia di mail e segnalazioni. Tra queste, alcuni giorni fa abbiamo pubblicato una delle lettere inviate da un piccolo imprenditore nel settore turistico, che denunciava la “truffa” della Naspi. Oggi riceviamo e pubblichiamo la “risposta” che ci è arrivata da un lettore che non condivide questa lettura.
Salve signor Nicola,
le scrivo per dirle che faccio parte di quel gruppo che percepisce la Naspi e le dico, da disoccupato, che non è vero che stiamo sul divano aspettando lo stipendio gratis. Io vorrei lavorare e non vorrei la Naspi: lavorare, avere uno stipendio per mantenere la mia famiglia e pagare le bollette.
Ora il discorso è lungo e non voglio farle perdere tempo ma alla mia età (48 anni) spesso diventiamo invisibili e le aziende vogliono il classico apprendista per non pagare i contributi. Le aziende molte volte cercano personale per sostituire chi va in ferie, poi ti rimandano a casa e ricominci con la Naspi senza mai avere una continuità lavorativa.
La saluto e la ringrazio