Caro Porro,
l’attentato nei confronti di Donald Trump è allucinante, c’è un bruttissimo clima da guerra civile negli Stati Uniti che mescola realtà e fiction lasciandoci senza parole. Elettori democratici ed elettori repubblicani non vanno insieme a cena fuori, non si sposano tra di loro e si disprezzano profondamente, sarebbe davvero drammatico se ora incominciassero pure a spararsi letteralmente in faccia come accaduto ieri durante un comizio dell’ex presidente. D’altro canto, l’immagine di Trump che si rialza vigoroso da terra pochi secondi dopo aver scampato la morte con tanto di pugno alzato al cielo per caricare i propri sostenitori credo abbia definitivamente spazzato via quella di uno spompato Biden sfiduciato anche dai suoi amici di lunga data.
La foto segnaletica di Trump e la foto di un Trump sanguinante appena raggiunto da un colpo d’arma da fuoco sono il nuovo manifesto elettorale consolidato della campagna elettorale 2024 dei repubblicani, i quali potranno ora con più efficacia e determinazione di prima aizzare l’America profonda contro l’establishment e prendersi la Casa Bianca il prossimo novembre. Dall’Europa guardiamo esterrefatti a cosa accade oltreoceano, ma sbaglieremmo a sottovalutare i preoccupanti segnali che emergono anche qui nel nostro Vecchio Continente, perché ciò che accade nella capitale di un impero si diffonde col tempo anche nelle sue periferie e noi europei come c’insegna la storia non siamo di certo estranei alla violenza politica.
Raffaele Varriale, 14 luglio 2024
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