Caro Porro,
c’era un tempo durante il quale questi pseudo studenti e pseudo insegnanti erano impegnati ad invocare la laicità della scuola e dello Stato. Laicità che si concretizzava, secondo lor signori, nel voler rimuovere i simboli della cristianità e delle tradizioni popolari nostrane o ancor peggio quando si volle impedire ad un teologo, lui sì un professore al secolo Benedetto XVI, di poter parlare nel tempio della cosiddetta cultura: La Sapienza di Roma.
Si sono ricreduti e hanno finito per trasformare le università italiane in moschee dove si fanno sermoni, dove la notoria laicità dell’Islam viene presa a riferimento della cultura “fu occidentale” e dove i tenutari della cultura nostrana si inchinano alla fatwa dantesca. Purtroppo è evidente che queste persone non solo sono incapaci di insegnare ma sono anche ignoranti perché ignorano che Dante nell’inferno ebbe a mettere atei, omosessuali e anche il Papa.
Questi sono i professori e gli studenti che vorrebbero redimerci dai peccati occidentali? Il Medioevo in salsa moderna è servito.
M.M.
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