Commenti all'articolo Caro Porro, questa è la disavventura di un prof. positivo
Torna all'articolo
23 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
PAOLA
7 Novembre 2020, 22:37 22:37
La storia del Professore è agghiacciante e non è l’unica. La sanità regionalizzata è un fallimento. Un paese che copre le esigenze sanitarie di qualsiasi arabo o africano arrivato a Lampedusa fa storie se arrivi da fuori regione. In una situazione come quella attuale la falla mi sa che è questa. Un grazie al professore che ha evidenziato un problema che moltissimi hanno …ma le pecore italiche spesso subiscono in silenzio. Lui no. Bravo…parliamone ANCORA, per favore.
GUIDO
6 Novembre 2020, 0:24 0:24
il decreto stesso parla di febbre, se hai 36, caro professore (ah, come amo l’ignoranza rustica di chi non si è laureato) che caspita vai a fare controlli e tamponi? Voglia di vacanza? ciappél, come si dice a Milano. Unica cosa grave, aver creato problemi a persone a te vicine perché in “quarantena”.
Roberto
5 Novembre 2020, 18:50 18:50
Non bisogna dimenticare una cosa, però, in classe ci sono un tot di studenti che rimangono con il prof minimo 1 ora. Bisogna comunque usare cautela, risultasse positivo passerebbe guai seri. Se poi le strutture sanitarie sono disorganizzate per cui non riescono a reintegrare al lavoro una persona in tempi decenti è un problema serio. Suppongo anche che in questo periodo siamo saltati molti meccanismi.
Nico TANZI
4 Novembre 2020, 21:55 21:55
Una riflessione non sull’articolo ma sull’immagine di presentazione: è riportata la fotografia di una provetta sulla cui etichetta si legge chiaramente “SAMPLE – COVID-19 TEST – POSITIVE”, ovvero “Campione per test di positività al COVID-19”.
Allora è vero che la menzogna parte da lontano: il test si fa per accertare la positività al SARS-COV-2 e NON AL COVID-19 (semmai “alla COVID-19”, visto che in italiano ‘malattia’ è un sostantivo femminile).
La menzogna genera ed alimenta l’equivoco POSITIVO (al SARS-COV-2) = MALATO (di COVID-19) su cui si basa il terrorismo mediatico ed istituzionale di questi mesi sciagurati.
Altra terminologia errata: “IL Coronavirus” riferito al SARS-COV-2. Si dovrebbe dire UN Coronavirus, oppure IL NUOVO CORONAVIRUS, visto che di questi Coronavirus se ne conoscono sette, se non erro.
Siccome nulla è fatto mai per caso, ritengo che cia sia pura e semplice malafede.
lucia
4 Novembre 2020, 18:52 18:52
Di questi tempi io non vorrei in classe di mio figlio un insegnante con la tosse
Andrea
4 Novembre 2020, 18:08 18:08
Mi scusi professore. Ma perché si è messo in malattia? Per un po’ di tosse? Sarei curioso di sapere cosa ne pensa, Porro!
La storia del Professore è agghiacciante e non è l’unica. La sanità regionalizzata è un fallimento. Un paese che copre le esigenze sanitarie di qualsiasi arabo o africano arrivato a Lampedusa fa storie se arrivi da fuori regione. In una situazione come quella attuale la falla mi sa che è questa. Un grazie al professore che ha evidenziato un problema che moltissimi hanno …ma le pecore italiche spesso subiscono in silenzio. Lui no. Bravo…parliamone ANCORA, per favore.
il decreto stesso parla di febbre, se hai 36, caro professore (ah, come amo l’ignoranza rustica di chi non si è laureato) che caspita vai a fare controlli e tamponi? Voglia di vacanza? ciappél, come si dice a Milano. Unica cosa grave, aver creato problemi a persone a te vicine perché in “quarantena”.
Non bisogna dimenticare una cosa, però, in classe ci sono un tot di studenti che rimangono con il prof minimo 1 ora. Bisogna comunque usare cautela, risultasse positivo passerebbe guai seri. Se poi le strutture sanitarie sono disorganizzate per cui non riescono a reintegrare al lavoro una persona in tempi decenti è un problema serio. Suppongo anche che in questo periodo siamo saltati molti meccanismi.
Una riflessione non sull’articolo ma sull’immagine di presentazione: è riportata la fotografia di una provetta sulla cui etichetta si legge chiaramente “SAMPLE – COVID-19 TEST – POSITIVE”, ovvero “Campione per test di positività al COVID-19”.
Allora è vero che la menzogna parte da lontano: il test si fa per accertare la positività al SARS-COV-2 e NON AL COVID-19 (semmai “alla COVID-19”, visto che in italiano ‘malattia’ è un sostantivo femminile).
La menzogna genera ed alimenta l’equivoco POSITIVO (al SARS-COV-2) = MALATO (di COVID-19) su cui si basa il terrorismo mediatico ed istituzionale di questi mesi sciagurati.
Altra terminologia errata: “IL Coronavirus” riferito al SARS-COV-2. Si dovrebbe dire UN Coronavirus, oppure IL NUOVO CORONAVIRUS, visto che di questi Coronavirus se ne conoscono sette, se non erro.
Siccome nulla è fatto mai per caso, ritengo che cia sia pura e semplice malafede.
Di questi tempi io non vorrei in classe di mio figlio un insegnante con la tosse
Mi scusi professore. Ma perché si è messo in malattia? Per un po’ di tosse? Sarei curioso di sapere cosa ne pensa, Porro!