Commenti all'articolo Caro Porro, rinunciare al Natale è rinunciare alla libertà

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Giovi
Giovi
26 Dicembre 2020, 20:18 20:18

Che dolce, che tenerezza mi fa, anche dal volto che si vede in foto.
Eppure non dovrebbe sentirsi solo, negli anni C.L. ne ha fatte talmente tante che al solo ricordo dovrebbe gioire, pensi alle fantasmagoriche accoglienze di quel Sant’uomo del Celeste Formigoni, chiaramente sempre ritenuto un perseguitato, vero ?
Ma va la !

Massimo
Massimo
26 Dicembre 2020, 11:09 11:09

Caro Paolo, ho esattamente 30 anni più di te e ho un’estrazione culturale laica, lontana sia da CL sia dai dogmi ideologici di qualsiasi colore. Ma nelle differenze, mi fa ancora più piacere essere assolutamente d’accordo con te. Ci stanno portando via la Libertà, l’unica grande ricchezza di ogni essere umano. Ma troppi, per cercare di preservare il proprio piccolo interesse, cerca di sopravvivere. Senza rendersi conto che senza la Libertà di essere Umano, anche il più piccolo interesse personale verrà spazzato via. Come è già successo a milioni di italiani nel secolo scorso., con conseguenze drammatiche sia per chi si opponeva sia per chi condivideva. Spero che saremo, in tempi brevissimi, ad essere sempre di più a renderci conto di questo. Riprendiamoci il diritto di Esseri Umani a vivere nel mondo, respirare l’aria a pieni polmoni, a guardarci in faccia, a stringerci le mani, a parlarci uno con l’altro con fiducia senza il sospetto, a uscire di casa per andare come, quando e dove si vuole. E Questa è la storia millenaria dell’Uomo. Cacciamo via quelli che stanno utilizzando questi metodi dittatoriali. vendendo le nostre vite in cambio di un’ipotetica cura. Preferisco la certezza di vivere meno da Uomo Libero che da schiavo in eterno. La certezza è che le dittature hanno sempre avuto una fine e chi le… Leggi il resto »

righi alberto
righi alberto
26 Dicembre 2020, 8:08 8:08

Paolo, hai ragione da vendere, ma oltre al Natale, che è giusto ricordarlo, c’è la vita di tutti i giorni, di tutti i momenti della giornata, in cui se hai un figlio grande che non può andare a scuola, non può praticare attività fisica, non può uscire con i suoi amici per una pizza, non può andare a ballare in discoteca, non può andare a vedere alcuna manifestazione sportiva, dal calcio all’aperto, sino alle partite di basket e pallavolo al chiuso, stiamo letteralmente distruggendo un intera generazione dal punto di vista sociale, la stiamo riducendo a rimanere rinchiusi in casa e socializzare con la play station o con facebook. L’altro vero dramma riguarda chi di queste attività ci campa, ci ha costruito la propria vita, chi deve sfamare la propria famiglia con il ristorante, il bar, la palestra, la discoteca etc…, queste persone sono MORTE 2 VOLTE, lo sono dal punto di vista economico e dal punto di vista sociale, tutto questo in nome di cosa ? di preservare la salute dei cittadini ? di evitare che gli ospedali diventino lazzaretti ? Allora io dico no ! No perchè per preservare la salute dei cittadini ci sono tante altre iniziative che si potevano intraprendere durante i mesi in cui la curva era praticamente piatta: riorganizzazione dei trasporti in vista della… Leggi il resto »

marco
marco
25 Dicembre 2020, 23:09 23:09

Concordo al cento per cento. BASTA vivere in un manicomio. La libertà individuale non è un optional, ma una parte fondamentale della nostra cultura che va rispettata anche in emergenza.
Un governo che in 10 mesi non è stato capace di mettere a punto un piano per far uscire il nostro paese da questa situazione deve semplicemente dimettersi. L’unica strategia che hanno è “speriamo che arrivi presto il vaccino e nel frattempo tutti in galera”, vergogna!!!
Ma anche l’opposizione troppe volte si è comportata in modo ambiguo, senza fare il suo mestiere. Mi sarei aspettato almeno una mozione di sfiducia contro Speranza, invece solo qualche grido di protesta ogni tanto. Un po’ poco per poter pensare che se fossero stati al governo avrebbero fatto meglio di questi qui…

A.L.
A.L.
25 Dicembre 2020, 19:36 19:36

Paolo, Lei ha ragione. Grazie della sua riflessione.

Albert Nextein
Albert Nextein
25 Dicembre 2020, 19:34 19:34

Dovresti rivolgerti alla Chiesa ormai politicamente corretta anch’essa.
Chiedi come mai si sia uniformata alle decisioni politiche senza fare una piega, senza una seppur minima protesta od opposizione.
Alla faccia di Cristo e dei suoi insegnamenti.
La politica di Roma, con l’accordo dei religiosi ebrei, condannò a morte Cristo.
La politica di oggi, sempre di Roma, trova una chiesa acquiescente e immemore dei sacrifici dei primi cristiani.