La posta dei lettori

Caro Porro, sai che bello il regime di Ventotene: ci libera dal fardello della libertà

© Leonid Andronov tramite Canva.com
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Caro Porro,

temo di dover dissentire dalla sua avversione al manifesto di Ventotene, seppur nel rischio di essere bannato a vita dal suo pregevole sito. Mi sono letto il manifesto di Ventotene e sono rimasto totalmente convinto della bontà di quanto scrive, specialmente in un momento in cui il ciarlare proveniente dalla piazza romana la fa da padrone. Nel manifesto si condannano fermamente i totalitarismi che, negli anni in cui scrivevano Spinelli e Rossi, hanno ammorbato e portato il mondo sull’orlo della catastrofe.

Tutto questo perché, sull’onda del socialismo, si erano costituiti poteri che volendo dare voce al popolo, hanno creato dittature terribili che ben conosciamo: il socialista Mussolini qui in Italia, il nazional socialista Hitler in Germania, il comunista Stalin in Russia, il comunista Mao Zedong in Cina.

Se, come sostiene il manifesto in oggetto, alcuni eletti, scelti da un armocromico potere, decidessero per conto del popolo, considerando che “masse di uomini si lasciavano modellare passivamente”, sicuramente cesserebbero le guerre, tranne quelle che scelgono gli eletti, si armerebbero o non si armerebbero, come ha chiaramente stabilito la piazza riunita da un giornale pochi giorni or sono.

Nell’attento manifesto, vengono anche decisi i criteri di scelta di questi eletti, indicando nelle “parti più illuminate delle classi lavoratrici” e negli “elementi più consapevoli dei ceti intellettuali” coloro che possono dare la svolta alla nostra vita.

Pensi come sarebbe bello avere un Ministero della Cultura che decide chi deve parlare nelle Università. Ad esempio all’Università della Sapienza di Roma, potrebbero parlare i terroristi che teorizzano l’uccisione di chi non è illuminato, si impedirebbe l’intervento di quei giornalisti reazionari come Capezzone, che continuano a parlare di libertà di pensiero per tutti, si vieterebbero i discorsi di coloro che, seppur considerati tra i massimi intellettuali degli ultimi due secoli, in realtà rappresentano quel Vaticano, che è buono solo “a tener docili le masse”.

Come asserisce saggiamente il manifesto “tutti gli uomini ragionevoli riconoscono” che “assurdo è risultato il principio del non intervento, secondo il quale ogni popolo dovrebbe essere lasciato libero di darsi il governo dispotico che meglio crede, quasi che la costituzione interna di ogni singolo stato non costituisse un interesse vitale per tutti gli altri paesi europei.” Il tipo di governo dunque sarebbe deciso dal potere centrale europeo “quelli che vedranno come compito centrale la creazione di un solido stato internazionale, che indirizzeranno verso questo scopo le forze popolari e, anche conquistato il potere nazionale, lo adopreranno in primissima linea come strumento per realizzare l’unità internazionale”.

Pensi che meraviglia, nessuno di noi dovrà mai più farsi assillare dalla preoccupazione di scegliere chi votare come proprio rappresentante, verranno aboliti concetti obsoleti come democrazia e proprietà privata, dato che “la proprietà privata dei mezzi materiali di produzione deve essere in linea di principio abolita e tollerata solo in linea provvisoria, quando non se ne possa proprio fare a meno”. Sicuramente saranno gli eletti di cui sopra che decideranno quando la proprietà privata dovrà essere tutelata e noi saremmo liberi da tutte le angosce che il possesso dei beni porta agli uomini, lasciando questo oneroso fardello a quei saggi che si sono riuniti sul palco della manifestazione di Roma.

Come già hanno iniziato a fare, oberati da tanto faticare, lotteranno tra loro, per vedere chi è più degno tra i saggi, uno per la pace, uno per la guerra, uno per il riarmo, uno contro il riarmo, finché ne rimarrà solo uno. E la rivoluzione socialista sarà completa.

A quel punto lei smetterà di sfrappolarci i testimoni con questa parola ormai vuota di senso che è Libertà.

Lo scrivente smetterà di digitare idiozie e finalmente sarà… Silenzio.

Lorenzo Bitetto, 20 marzo 2025

Se dopo questa non mi avrà ancora bannato, do il permesso di pubblicarla.

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