Caro Porro,
mi sono stancato di ignoranti che pontificano prevedendo scenari apocalittici e propongono rimedi assurdi a cose che vanno già bene. Nel ’68 contestavamo, come i giovani di tutte le epoche, ma studiavamo e forse per questo alla fine molti si sono accorti di essere in errore.
Ho una laurea in Geologia e attualmente scrivo su un sito che analizza le dinamiche solari in relazione al clima i cui meccanismi sono parecchio complessi e non riconducibili ragionevolmente a un aumento di CO2 in atmosfera di 16 parti attribuibili all’uomo su 400 per milione naturali. Oltretutto il maggiore gas serra è il vapore acqueo H2O allo stato gassoso. A livello di Ere (centinaia di milioni di anni) e Periodi (da decine a centinaia di migliaia di anni) si possono solo formulare ipotesi e proporre teorie. Sul clima delle Fasi (centinaia di anni), invece, prevalgono le dinamiche solari, le quali concordano nel ritenere che abbiamo alte probabilità di entrare in un minimo. Il che significherebbe PEG (piccola era glaciale).
In ogni caso oggi nessuno può smentire che dal punto di vista climatico siamo in una Fase Interstadiale (calda, di breve durata) di un Periodo Interglaciale (caldo di media durata) di una Era Glaciale (fredda, di lunga durata). Sai, Nicola, come si definisce un’epoca come la nostra in Geologia? Optimum Climatico. E sai perché? L’Optimum Olocenico ha dato il via all’agricoltura e più avanti al passaggio dalla preistoria alla storia. L’Optimum Miceneo, alle civiltà mediterranee. Quello Romano, alla grandezza di Roma. Quello Medioevale alla ripresa dopo il crollo dell’Impero Romano e al rifiorire delle varie civiltà in tutto il mondo.
Poi l’uomo ha imparato a difendersi dalle avversità climatiche, resistendo al clima avverso della PEG del ‘600. Da metà ‘800 siamo entrati in un nuovo Optimum, un po’ meno caldo dei precedenti e adesso, come già accennato, stiamo a vedere cosa farà il Sole. Intanto da sei anni le calotte polari si stanno entrambe nuovamente espandendo. Certo, se sui media escono solo i dati parziali di un giorno caldo, notizie meteo, microclimi locali o previsioni future basate sul nulla, sembrerebbe il contrario. Concludo con una domanda: ma Greta Thunberg, queste cose le sa?
Maurizio Marsigli, 6 ottobre 2021