Caro Porro,
ci siamo Conosciuti da amici in comune a Milano. Certo io mi ricordo di te anche se te non di ricorderai di me. Ti seguo spesso perché, oltre a informarmi, mi fai anche divertite.
Sono architetto, agricoltore e produttore di vino (azienda di 300 ettari in gestione biologico nelle Marche e vivo tra Milano e Cingoli). Per lavoro devo viaggiare a marzo negli Stati Uniti per due eventi del Gambero Rosso (un nostro vino è stato premiato con i Tre Bicchieri) e per visitare i nostri distributori. Purtroppo gli Stati Uniti hanno prorogato fino ad aprile l’obbligo vaccinale anti Covid (almeno due dosi dei vaccini da loro riconosciuti).
Purtroppo io non ho la certificazione vaccinale da loro richiesta e con grande rammarico e conseguente danno economico non potrò quindi completare questi progetti. Quello che mi fa imbufalire – si dico bene imbufalire perché non amo scrivere le parolacce – è che gli americani, anche nel mio settore, possono invece entrare tranquillamente nel nostro bel paese senza nessun obbligo di vaccinazione. Non è possibile che non si parli di questa assurda incongruità. Sarei felice se tu ne parlassi in rete.
Dobbiamo arrivare al governo e far pressione per eliminare queste limitazioni unilaterali. Ne approfitto per augurarti un bel 2023 pieno di energia e coraggio di “imbufalirsi” per il bene di tutti .
Con stima,
Onda