La posta dei lettori

Caro Porro, sono un esperto ambientale: ti spiego una cosa sul termovalorizzatore

Buonasera Nicola,

ho seguito la puntata di lunedì scorso sui termovalorizzatori, essendo un esperto ambientale e formatore ti posso dire che invece ha senso il termovalorizzatore proprio con la raccolta differenziata e ti spiego velocemente il perché. Il termovalorizzatore può ricevere rifiuti derivati da:

1. sovvallo della raccolta differenziata, cioè: dalla parte estranea che si trova all’interno della raccolta differenziata quali ad esempio carta non riciclabile (carta oleata o carta sporca) all’interno della raccolta della carta, plastica non conforme al consorzio etc… Questo rifiuto è generato dalla cernita della raccolta differenziata!

2. lavorazione dei rifiuti ingombranti, cioè: un mobiliere che porta vari divani e uno stoccaggio e manda a riciclo i rifiuti ma non tutto viene recuperato. Si recupera dal suo smembramento legno e ferro ma per esempio la gomma piuma e della parte tessile cosa ne si fa? Questo rifiuto è generato dalla lavorazione della raccolta differenziata!

3. rifiuti difficilmente riciclabili, cioè: sono una parte importante quali ad esempio teli di pacciamatura (quelli neri) dell’agricoltura poiché “contaminati” da terra ed erba, campi da calcetto in sintetico usurati, cordami delle navi, materiali edili quali plastiche sporche e/o difficilmente recuperabili tipo PVC etc….  Questo rifiuto deriva dalla suddivisione della raccolta differenziata!

4. ultimo stadio è l’ingresso negli impianti della parte indifferenziata ma che attenzione: se deriva da zone dove raccolta differenziata è alta è un ottimo “carburante” poiché privo o con poco materiale organico; invece, se deriva da zone con raccolta differenziata bassa è scadente come “carburante” poiché con presenza di materiale organico che abbassa il potere calorifico.

Per non tediarti troppo, posso concludere con quanto esplicato dalla Commissione europea e che può calzare per Roma: “I processi di termovalorizzazione possono svolgere un ruolo nella transizione a un’economia circolare a condizione che la gerarchia dei rifiuti dell’Ue funga da principio guida”.

Dott. Guido Lugani