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Carte segrete Usa, ora la “talpa” ha nome e cognome: chi è

Scoperta la talpa del caso dei documenti top secret dal Pentagono. Si tratterebbe di una fuga di dati interna

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È in corso l’indagine del Pentagono sulla fuga di carte segrete Usa, apparse qualche giorno fa su oscure piattaforme di giochi online. Il fascicolo era denominato “Difesa Segreta” e conteneva numerosi dati ultrariservati che riguardavano non solo la guerra tra Russia e Ucraina, ma anche operazioni di spionaggio nei confronti di alcuni alleati, tra tutti Corea del Sud e Francia. Ancora, quanto trapelato ha interessato il gruppo mercenario Wagner, la Turchia ed infine le recenti proteste in Israele, scoppiate con la riforma della giustizia perseguita dal governo Netanyahu.

Le conseguenze sono devastanti. Da una parte, in un’ottica di credibilità degli Usa, soprattutto sul lato dei propri alleati; dall’altra, per Kiev, che ha dovuto rivedere i propri piani per la controffensiva attesa per il prossimo maggio. Eppure, le indagini del Pentagono sono mirate a verificare la validità di questi documenti, soprattutto quelli relativi a Seul (cioè intercettazioni statunitensi nei confronti di funzionari della Corea del Sud), Francia (ovvero la presenza di unità militari di Parigi in Ucraina) e Israele (secondo cui il Mossad, il servizio segreto israeliano, avrebbe sostenuto le manifestazioni).

Fin da subito, le indagini si sono rivolte per individuare il responsabile e la tesi più accreditata, ovvero quella di una fuga di dati dall’interno delle stanze americane, ha trovato un riscontro concreto, presentato dal Washington Post. Secondo il quotidiano, infatti, l’autore sarebbe un “giovane razzista appassionato di armi che lavorava in una base militare e che stava cercando di impressionare, con le sue rivelazioni, un gruppo di una chat su Internet”.

Per approfondire:

L’informazione arriverebbe da un componente del gruppo che, interpellato dal Wp, avrebbe individuato il soggetto con le iniziali “OG”. Il Post ha avuto accesso anche ad un video dell’uomo in questione, all’interno di un poligono di tiro con un grosso fucile, che “urla una serie di insulti razzisti e antisemiti alla telecamera, poi spara diversi colpi contro un bersaglio”.

Per di più, come riportato anche dalle agenzie di stampa italiane, OG ha agito probabilmente su un server creato nel 2020 sulla piattaforma messaggistica Discord, nato sull’impulso di un gruppo di giocatori e appassionati di armi. Il più delle volte, i soggetti si identificavano con il nome Thug Shaker Central e, secondo le ricostruzioni del Post, OG avrebbe pubblicato i documenti su un canale del server denominato “Bear vs Pig”. Proseguono, comunque, le indagini del Pentagono.

Aggiornamento: 

Secondo due fonti del Washington Post, nonché dal lavoro di esaminazione dei documenti da parte del New York Times, OG sarebbe Jack Texeira, un membro di 21 anni dell’ala dell’intelligence della Massachusetts Air National Guard, il quale avrebbe fotografato e poi diffuso centinaia di carte top secret del Pentagono.

Matteo Milanesi, 13 aprile 2023