Politica

“Casa occupata? Salis lo provi sulla sua pelle”. La storia che imbarazza Avs

Un cittadino campano vittima di “colleghi” dell’attivista rossa è stato aiutato proprio da un deputato di Fratoianni e Bonelli

Francesco Emilio Borrelli e Ilaria Salis © Stephane Bidouze tramite Canva.com

Con l’ombelico di fuori, con la gonna etnica e con il sorriso di chi ha fatto fesse tante persone: così Ilaria Salis s’è presentata al Parlamento europeo. Nonostante i vari problemi con la giustizia, la maestra lombarda è stata eletta con Alleanza Verdi-Sinistra e ha avuto la possibilità di lasciare il carcere di Budapest – dove era detenuta con l’accusa di aver pestato degli estremisti di destra – per una carriera da eurodeputata. Baciata dalla fortuna e dal sostegno del tandem Fratoianni-Bonelli, la 39enne ha esordito con delle clamorose dichiarazioni sull’importanza di occupare le case, rivendicando gli anni di lotta. Parole incredibili, prive di buonsenso, che cozzano con la realtà. Emblematica la testimonianza raccolta dall’Adnkronos, che coinvolge a doppio filo proprio la Salis.

Umberto, un inquilino 59enne delle case popolari di Quarto, in provincia di Napoli, ha vissuto nove giorni da incubo, costretto a dormire in macchina, poichè la sua abitazione era stata occupata da estranei mentre lui era a lavoro. Un’azione “alla Ilaria Salis”, insomma. “Era novembre scorso. Come tutte le mattine, sono andato a lavorare. Mi occupo di piccoli lavori di edilizia, per cui sono uscito presto. Tempo mezz’ora e mi ha chiamato un vicino di casa avvertendomi che tre donne con bambini al seguito avevano occupato l’alloggio a me regolarmente assegnato. Tra noi ci avvertiamo sempre, perché succede continuamente che si abbia paura di allontanarsi, anche per poco, e di non poter rientrare in casa propria. E quella volta è toccato a me”, il drammatico racconto dell’uomo all’Adnkronos. Basterebbe questo a biasimare le castronerie dell’attivista di estrema sinistra. Ma non è tutto.

Umberto infatti è stato salvato da Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, lo stesso partito della Salis e di Fratoianni, che lo ha aiutato a rientrare nel suo appartamento a tempo di record. Sembra una barzelletta, ma non lo è: la grande coerenza rossoverde è rappresentata dalla candidatura di chi combatte contro le occupazioni abusive (Borrelli) e chi le mette in atto (Salis). Come mettere insieme un pro-Israele e un antisemita, un pro-Kiev e un pro-Mosca e così via, gli esempi sono migliaia. Emblematico l’imbarazzo di Borrelli nel commentare certe baggianate: “Le dichiarazioni dei miei compagni di partito? Non commento. Io porto avanti le mie battaglie. Non è che c’è tutto questo afflato e questo sostegno. Queste battaglie le ho sempre affrontate da solo e continuerò a vedermela da solo”.

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Nonostante il buon esito delle europee, Avs sa che non c’è molto da festeggiare. La strategia delle figurine senza progetto non funzionerà per sempre: s’è visto con Soumahoro, probabilmente si vedrà con la Salis. Anche perché non deve essere semplice per Bonelli provare a dare un senso a cotanta illogicità. Come si può difendere la Salis e allo stesso tempo sostenere l’azione coraggiosa e impavida di Borrelli? “Borrelli ha fatto una cosa sacrosanta, che avrei fatto anche io, aiutando quella persona a rientrare nella sua casa. Ma questo caso non ha nulla a che vedere con la Salis”, la versione dell’anima green dell’alleanza. Ovviamente si tratta di una supercazzola, perché i due casi sono molto vicini, con buona pace di chi si crede sempre più furbo degli altri…

Franco Lodige, 26 giugno 2024

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