Politica

Case occupate, ladre in carcere, armi agli agenti: cosa ha deciso il governo sulla sicurezza

1,5 miliardi per la stretta del governo su sicurezza e nuovi reati. Il premier Meloni: “Orgoglio per le misure approvate”

meloni premierato

Un miliardo e mezzo di euro per i rinnovi contrattuali del personale in divisa e un pacchetto di norme che introduce nuovi reati e ne aggrava le pene per altri. La stretta del governo sulla sicurezza è concreta e riguarda diversi ambiti: dal terrorismo alle truffe, passando per le rivolte nei Cpr e le violenze contro le forze dell’ordine. Il disegno di legge è stato approvato ieri dal Consiglio dei ministri, un giro di vite accolto con entusiasmo dal premier Giorgia Meloni: “Sono orgogliosa delle misure approvate. Senza sicurezza non c’è libertà, non c’è protezione sociale, non c’è crescita economica”.

Una delle norme più criticate da parte dell’opposizione c’è quella che rende non più obbligatorio ma facoltativo il rinvio dell’esecuzione della pena per le donne condannate quando sono in stato di gravidanza o sono madri di figli fino a tre anni: in base alle nuove disposizioni, il rinvio può essere escluso se da esso derivi una situazione di pericolo, di eccezionale rilevanza, di commissione di ulteriori reati. Un intervento mirato contro il fenomeno delle borseggiatrici – spesso di nazionalità straniera – che sfruttano lo stato interessante per non farsi nemmeno un giorno dietro le sbarre.

Leggi anche

Tra le misure per la sicurezza la norma per punire chi induce all’accattonaggio un minore di 16 anni e l’intervento contro chi chi organizza o partecipa una rivolta in un carcere con atti di violenza, minaccia o con altre condotte pericolose. Entrando nel dettaglio, prevista una pena da 2 a 8 anni per chi organizza la rivolta e da 1 a 5 anni per chi partecipa. Rischia invece da 2 a 6 anni chi promuove e dirige una rivolta anche in un centro di accoglienza e accoglienza per i migranti. Il ddl approvato in Cdm introdutce il reato di detenzione di materiale con finalità di terrorismo, punito con la reclusione da 2 a 6 anni per chiunque si procura o detiene materiale finalizzato a preparare atti di terrorismo e si prevede la reclusione da 6 mesi a 4 anni per chi distribuisce, diffonde o pubblicizza materiale contenente istruzioni per la preparazione e l’utilizzo di materie esplodenti, al fine di attentare all’incolumità pubblica.

Un capitolo importante dell’intervento del governo sulla sicurezza riguarda le occupazioni abusive, fenomeno in aumento esponenziale nel corso degli ultimi anni. Il nuovo delitto punisce con la reclusione da 2 a 7 anni chi, con violenza o minaccia, occupa o detiene senza titolo un immobile altrui, o comunque impedisce il rientro nell’immobile del proprietario o di colui che lo deteneva. Riflettori accesi anche sulle truffe agli anziani: da 2 a 6 anni di galera, con la possibilità di procedere all’arresto in flagranza. Prevista una novità anche sulle armi: gli agenti di sicurezza potranno detenere un’arma da fuoco privata diversa da quella d’ordinanza, più pesante e scomoda da portare in giro.