Per troppo tempo (fece eccezione Francesco Cossiga) si è tollerata una progressiva torsione del Csm: pensato come “organo di autoamministrazione” dei magistrati, è diventato (magie del lessico burocratico italiano) “organo di autogoverno”, fino a trasformarsi in una sorta di “Terza Camera”, molto spesso quasi con la pretesa di contendere al Parlamento e al Governo le rispettive funzioni. E in ogni caso vanificando nei fatti il principio della separazione dei poteri.
Si proceda con la proposta del sorteggio. Già vedere chi si dichiarerà contrario ci farà capire molte cose.
Daniele Capezzone, 3 maggio 2021