Flores d’Arcais, con la sua nitida posizione per un regime sanitario oltremodo autoritario, che guarda al Turkmenistan e al Tagikistan come un modello di obbligo vaccinale, non fa che replicare la posizione di tanti politici, giornalisti e scienziati da salotto televisivo che stanno cavalcando dal febbraio 2020 la tigre di una diffusa paura, utilizzando tutti i mezzi a disposizione per manipolare le masse a proprio vantaggio.
In questo senso l’adesione al vaccino costituisce un formidabile strumento di controllo dell’uomo sull’uomo senza precedenti nelle democrazie moderne. Tutto questo senza nulla togliere alla validità di questo importante risorsa sanitaria. Il problema è che, come dimostra l’estremismo di Flores d’Arcais, sembra che se ne stia facendo un uso sempre più improprio.
Claudio Romiti, 15 settembre 2021