Lo posso confermare personalmente, nel periodo della mia vita in cui sono stato un povero vero, con mia mamma (vedova) siamo stati, proporzionalmente, dei risparmiatori straordinari. Ci attenevamo agli insegnamenti di Luigi Einaudi secondo il quale prima di investire occorre risparmiare (“senza la lepre non si può fare il pasticcio di lepre”). Ma i risparmi li abbiamo sempre nascosti sotto il materasso. I poveri, e i vecchi, soggetti senza “visibilità comunicazionale”, sanno, animalescamente, di vivere in una società non configurata per loro, guidata da persone senza umanità (che sia vero o falso poco importa, questa è la loro percezione) per cui la “cultura del cash” fa parte della loro cassetta degli attrezzi per sopravvivere. Chi non comprende questo, sarà pure un “competente”, un accademico di chiara fama, ma non ha capito la vita.
A caldo, ho scritto un tweet “Salvini deve staccare e riposarsi. Mai parlare di cassette di sicurezza, luoghi deputati dai poveri per proteggere i propri quattrini. I ricchi hanno le Banche, le Borse, i Fondi, i poveri i materassi. Ognuno difende i propri nascondigli”.
Riccardo Ruggeri, 13 giugno 2019