Politica

Cattivi maestri, pessimi studenti

Le parole di Donatella Di Cesare su Barbara Balzerani scatenano il putiferio. Ira di Fdi. E la Sapienza si dissocia

Donatella Di cesare

Donatella Di Cesare pubblica un tweet, poi ci ripensa, lo cancella, ma è troppo tardi. La rete non ammette errori e questo è uno di quelli grossi: una professoressa della Sapienza elogia la figura di Barbara Balzerani, leader delle Brigate Rosse, membro del commando che rapì Aldo Moro, responsabile di diversi omicidi, condannata all’ergastolo e mai pentita per la lotta armata. Non può passare inosservato.

La tua rivoluzione è stata anche la mia, le vie diverse non cancellano le idee, con malinconia un addio alla compagna Luna“, ha scritto la Di Cesare sui social network con tono quasi nostalgico. La politica giustamente protesta. Giovanni Donzelli, responsabile organizzativo di Fratelli d’Italia: “Non sono queste le idee da insegnare alla Sapienza”. Tommaso Foti, capogruppo FdI alla Camera, sottolinea l’importanza di non dare risonanza a “nostalgici di un tempo oscuro” e reclama una “profonda riflessione” sulla pericolosità di farlo, sia in ambito accademico che sui mezzi di comunicazione.

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Anche diversi esponenti di partiti di sinistra, deo gratias, si dissociano dalle parole della Di Cesare. Francesco Verducci, vicepresidente commissione Anti-discriminazioni del Senato e senatore del Partito Democratico, definisce “inquietanti” le affermazioni della docente. L’Università La Sapienza di Roma, per voce della rettrice Antonella Polimeni, esprime “sconcerto” e si dissocia ricordando come l’Università paghi un “altissimo tributo di sangue” nella lotta al terrorismo.

Di Cesare tuttavia non è la sola. Nicolaporro.it ha documentato come anche il movimento Cambiare Rotta, quello in prima fila durante gli scontri di Pisa, ha dedicato un post elogiativo alla brigatista appena scomparsa. E vi sono diversi documenti, mandati in onda da Quarta Repubblica, che dimostrano come alla Sapienza (la stessa che silenziò papa Ratzinger e Daniele Capezzone) in molti considerino le Brigate Rosse un “valore”. Non bisogna insomma stupirsi: cattivi maestri, pessimi studenti.

Franco Lodige, 5 marzo 2024

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