Commenti all'articolo Una scarica elettrica per renderci pro accoglienza

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laval
laval
29 Agosto 2019, 17:11 17:11

Maddalena Marini, ogni convinzione di pensiero va rispettata, ma dal passarla come cura neuroscientifica il passo è lungo.
In primo luogo lei propone la cura al curatore dell’animale, intendo dire che lei propone la cura ha chi dimostra di avere dei pregiudizi (atteggiamenti ingiusti) verso il mondo circostante che è una parte dell’intelletto.
Sino ad oggi sono stati i sacerdoti ad insegnarci l’arte “culinaria” del come prostrarsi ai potenti, adesso arriva lei con la cura delle scariche elettriche adottata durante la guerra mondiale per rendere ebeti.
Gli scienziati, tra i vari aspetti hanno pregiudizi e curiosità verso tutto per progredire nella conoscenza, i quali privati di questi doni perdono le loro capacità.
Lei sta giocando con quanto nessun scienziato conosce che è il cervello umano e addirittura ha la cura per quanto di ingiusto possa esistere nella parte razionale dell’uomo, il pensiero.
Lei conosce il cervello nella sua struttura e funzioni e potenzialità? lei si è già sottoposta alla cura? Su quali basi di sperimentazione si basa oltre al periodo nazista?
La conoscenza umana ha appena sfiorato le proprietà del cervello nelle sue caratteristiche animali e se lei ha iniziato un percorso più profondo ne renda partecipe gli scienziati verso una sinergia globale.
Le auguro di portare maggiori argomentazioni approfondite alle sue dichiarazioni estremamente pericolose.

Gioacchino
Gioacchino
28 Agosto 2019, 20:02 20:02

No mi scusi, sig. Votto, mi offendo, la prego mi dia del professorone se proprio deve schernire. Non voglio sindacare i suoi pregiudizi circa le università, ne sa sicuramente più di me in fatto di stimolazione transcranica e neuroscienze cognitive. Essendo la sua cultura superiore alla mia (cosa di cui ne son ben felice) allora mi insegnerà che gli stereotipi e i pregiudizi sono spesso degli errori (bias il termine corretto in inglese, dico bene?) cognitivi, e che pertanto, sia interessante studiarli e provarli addirittura a correggere. Cosa che tentiamo già di fare nella vita quotidiana, altrimenti andremmo allo zoo e non ci avvicineremmo al leone dietro la recinzione, giusto? Lei mi insegna che ci sono pregiudizi che possono salvarci la vita, come appunto non andare ad accarezzare un leone libero nella savana. Ma ci sono anche molti pregiudizi più sbagliati, come pensare che il vino che costa più caro al supermercato è sicuramente un vino più buono. Che se la modella fa la pubblicità dell’acqua oligominerale allora diventerò come lei. Il marketing (un settore che pullula di comitati etici) non usa questi pregiudizi per lavarci il cervello? Quello che si vuole dimostrare con questi studi è che ci sono bias anche sociali, e che questi sono dovuti al funzionamento di determinate aree cerebrali. Ora, per capire se questo è… Leggi il resto »

Erik
Erik
28 Agosto 2019, 19:35 19:35

Vi ho letto con interesse e in gran parte sono d’accordo con carlottacharlie.
Non sono più un giovanotto, ma ho una figlia piccola alla quale dover rendere conto.
Ho iniziato a vendere le mie proprietà e qualcosa sono già riuscito a concludere.
Non appena avrò terminato; prevedo ancora tre o quattro anni, venderò anche l’azienda e lascerò questo paese comprandomi un’altra cittadinanza e se mi converrà rinuncerò a quella italiana.
Crescerò mia figlia cercandole di farle capire che in Italia ci dovrà tornare solo ed esclusivamente per le vacanze (sempre che sia ancora possibile trascorrerle in tranquillità) e le chiederò perdono per averla fatta nascere qui quando avrei potuto farlo oltreoceano, ma questa scelta era stata fatta solo per onorare i miei famigliari che hanno perso la loro vita in guerra combattendo per questa Terra che io amo sopra ogni altra cosa ( famiglia a parte).
Purtroppo sono a giunto a detestare con tutto me stesso questo popolo a cui appartengo, una volta nell’altro paese cercherò di rinnegare le mie origini il più possibile.
Spero che chi leggerà questo semplice commento, riesca a comprendere il perché delle mie parole.

Gioacchino
Gioacchino
28 Agosto 2019, 17:21 17:21

Nell’immagine, un rudimentale e antiquato elettroencefalografo a 16 canali che registra (non stimola) il segnale elettrico cerebrale (come un elettrocardiografo). SI usa ad esempio per controllare la popolazione affetta da condizioni epilettiche.
Sono un neuroscienziato che usa le tecniche di stimolazione cerebrale descritte nell’articolo ma su altri argomenti (codifica dell’azione e sistema motorio). L’articolo è scritto in maniera quantomeno parziale per far credere ai lettori che i professoroni non potendo prevalere sul volgo con metodi democratici, tentano con quelli nazisti. Non è questo in realtà l’obiettivo, e tali stimolazioni nazista non sono i metodi che adottiamo (peraltro c’è sempre un rigido comitato etico che deve approvare lo studio). Ma non mi conoscete, probabilmente anche io posso apparirvi come un professorone. Ci sta invece che vi fidiate di Sfaradi che conoscete e non ha una laurea. Oppure, lettori provate a usare anche altre fonti di informazione.

Silvia Mariotto
Silvia Mariotto
27 Agosto 2019, 23:18 23:18

Si, in sostanza si potrebbero modificare i modi di ragionare con scossette, con pasticchette, con un po’ di rieducazione….no, non é il.metodo Montessori, é il metodo “Bibbiano”

carlottacharlie
carlottacharlie
27 Agosto 2019, 15:54 15:54

Lei dice bene e correttamente, gentile Sfaradi. Quanti di noi si sono accorti della deriva che stava affondando il mondo già tanti anni fa? Credo pochi pochissimi rari. Come credo che anche tanti che leggeranno il puntuale articolo, dopo poche righe passeranno ad altro. Pochi capiscono lo strisciante annoso desiderio d’uniformare le menti, fatti che accadono oggi. Le masse, specialmente italiche, pensano solo al morto fascismo e far loro presente che oggi c’è qualcosa di ben peggiore li fa ridere, ridono da beoti quali sono. Ho una età che forse non mi permetterà di vedere la fine di questo olocausto mentale ed ho una paura immensa per i miei nipoti che dovranno vivere con tale spada di Damocle. Sicuramente ho educato figli e nipoti a non cadere nell’oscurità ch’è ormai è abitudine sulla Terra, ed immaginare un mondo d’idioti fa accapponare la pelle e riesce a far apparire il lager dove sono nata una barzelletta. Fermare subito, senza indugi già che con le tante idiote farabutte e criminali ricerche hanno già creato danni; pensare alle epidemie che da un giorno all’altro sono balzate a colpire le popolazioni, epidemie sconosciute create in laboratorio, il primo assaggio. Come si potrà fermare la morte cerebrale che vogliono indurre? Chi non è un cretino sarà pronto ad usare tutte le armi possibili a far… Leggi il resto »