Cultura, tv e spettacoli

“C’è dell’altro su Giuli”. Ranucci adesso lancia velenosi avvertimenti

Le nuove anticipazioni di Report sul ministero della Cultura: “Nessuno ha ancora visto il servizio. Arriverà all’ultimo momento”. Di cosa si tratta?

Sigfrido Ranucci sgancia pizzini a spizzica e bocconi. Prima l’anticipazione sul caso Francesco Spano, con la consulenza del marito che gli è costato il posto da capo di gabinetto al ministero. E adesso l’avviso tutt’altro che conciliante: “C’è dell’altro – spiega in radio – anche se nessuno ha ancora visto il servizio. So i contenuti, naturalmente. Come prassi vengono fatti vedere sempre, e ci mancherebbe altro, alla direzione quando io li ho visti, sennò io che ci sto a fare. Siccome quest’anno siamo partiti in ritardo, non per colpa mia, tutta la roba arriva all’ultimo momento”.

Ovviamente il vicedirettore Rai non spiega esattamente di cosa si tratti. Dice e non dice. Ma c’è abbastanza per avanzare illazioni in vista della puntata di domenica. “Il servizio verrà aggiornato con le dimissioni ma questa vicenda delle dimissioni è una piccola parte di quello che diremo”, ha spiegato Ranucci che intanto nega che tra le sue fonti ci sia addirittura l’ex ministro Gennaro Sangiuliano, i cui rapporti con Giuli non pare che siano così idilliaci. “Questa è una falsità, ma poi chi mi conosce sa che devono tirarmi giù i tabulati telefonici per farmi tirar fuori le fonti”.

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Va bene, ma di cosa si parlerà domenica su Alessandro Giuli? “Mostreremo alcune cose che ha fatto in passato, come ha gestito il Maxxi e il suo ruolo. Qualcuno che non lo ama in Fratelli d’Italia dopo può trarne forza”. La video anticipazione per il momento parla solo dei presunti incassi flop del Maxxi durante l’era Giuli, tutta roba al momento già letta su Repubblica e che il ministro rispedisce al mittente. Si parla di un meno 30% di incassi rispetto alla direzione Melandri e un calo delle sponsorizzazioni, passate da 1,2 milioni del 2022 a 600mila euro del 2023. “I conti si fanno alla fine – ribatte Giuli – Dovete ricordare, o potete ricordare, fate come volete, che al momento del mio insediamento ho ricevuto in eredità una programmazione che ho lasciato arrivare a conclusione. Come diceva qualcuno, i conti si fanno alla fine”.

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