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C’è la prova: Taylor Swift non sposterà un voto

A un mese dall’Election Day negli Usa, i sondaggi parlano chiaro. E adesso la stellina delle adolescenti teme ripercussioni sulla sua popolarità

kamala taylor swift © Yuriy Kovtun tramite Canva.com

L’idolo delle adolescenti e ormai convinta attivista a firma Democratica, Taylor Swift, sceglie, ancora una volta, di fare da arma politica a poche settimane dall’Election Day. Ma ora anche gli americani hanno fatto la loro scelta. Un nuovo sondaggio mostra infatti che la popolarità complessiva della cantante tra gli elettori sia calata dopo il suo appoggio pubblico a Kamala Harris del 10 settembre scorso.

Secondo NBC News, la popolarità complessiva di Taylor Swift tra gli elettori registrati è diminuita rispetto all’anno scorso, passando dal 40% del 2023 al 33% di quest’anno. Mentre nel 2023 il 16% aveva un’opinione negativa su di lei, ora è il 27%. Circa il 26% degli indipendenti ha un’opinione positiva della Swift, in calo rispetto al 34% del 2023.

Il sondaggio della NBC News, pubblicato due venerdì fa, definisce precisamente come l’endorsement della Swift non abbia ottenuto la reazione e l’impatto che i democratici speravano e si aspettavano.

Un altro recente sondaggio ABC News/Ipsos ha poi rilevato come la stragrande maggioranza degli elettori (81%) non si preoccupa minimamente delle opinioni politiche della Swift, ed ancora, un sondaggio separato di YouGov ha rilevato che la maggioranza degli elettori non è influenzata dal suo appoggio.

In aggiunta, tra i repubblicani, l’opinione non fa che degenerare. Lo stesso sondaggio di NBC News ha rilevato come gli elettori repubblicani siano sempre più infastiditi dalla Swift e dalle sue dichiarazioni di endorsement politico “non richieste”. Il 47% dei repubblicani ha dichiarato di avere un’opinione negativa della Swift, in netto aumento rispetto al 26% dell’anno scorso. Solo il 12% dei repubblicani afferma di avere un’opinione positiva della cantante, di nuovo in calo rispetto al 28% dello scorso anno.

La Swift ha postato il suo endorsement e annunciato il suo voto per la vicepresidente Harris su Instagram, dopo il dibattito presidenziale del 10 settembre, per evidentemente ottenere la massima copertura mediatica. Indubbiamente la copertura l’ha ottenuta, ma forse più che una valanga di voti assicurati per la Harris, sembra aver vinto retromarce e reazioni mediatiche ad effetto contrario.

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Ora non resta che vedere come queste percezioni si tradurranno in voti. Nel frattempo, lElection Day si avvicina rapidamente e l’ex presidente Donald Trump sembra avere un vantaggio significativo su Kamala Harris, specialmente su quelle questioni economiche ritenute cruciali dagli elettori.

Secondo gli ultimi sondaggi, il tycoon è in testa di 15 punti sulla gestione del mercato azionario, di 9 punti sul miglioramento del benessere finanziario e la supervisione dell’economia generale, di 7 punti sul mercato del lavoro e di 6 sul costo della vita. Quest’ultimo, considerato prioritario dalla maggior parte degli intervistati, è diventato il tema centrale della sua campagna.

Le preoccupazioni economiche stanno chiaramente influenzando il voto: il 26% degli elettori individua nell’economia, nella disoccupazione e nell’occupazione le sfide più urgenti per il Paese. Su questi fronti chiave, Trump è percepito come più competente rispetto alla Harris.

Nonostante il basso tasso di disoccupazione, l’aumento dei prezzi ha eroso i bilanci familiari, rendendo il costo della vita una questione determinante che spinge sempre più gli elettori a guardare in direzione MAGA.

Eleonora Tomassi, 9 ottobre 2024

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