Era naturale che fosse così. E in fondo schiere di giornalisti stavano lì a ricaricare la pagina Instagram di Maria Rosaria Boccia nella trepidante attesa di una risposta all’intervista al Tg1 rilasciata ieri dal ministro Gennaro Sangiuliano. I due avevano una relazione, la nomina a consigliera per i “grandi eventi” è sfumata, il caso è esploso sui media e il ministro è arrivato addirittura a dimettersi. Salvo la richiesta di Giorgia Meloni di restare al suo posto e di spiegare ogni cosa in tv.
Bene. Dopo qualche ora di attesa, Boccia ha finalmente risposto. Ovviamente su Instagram. “Durante questa vicenda, ho inizialmente mantenuto il silenzio stampa per rispetto delle istituzioni – scrive l’imprenditrice – Ho scelto di parlare solo quando il vaso delle menzogne era ormai colmo, limitandomi a contestare le falsità per difendere la verità. Oggi vengo accusata di essere una ricattatrice, ma in realtà non sono io ad aver creato il ricatto. Sono coloro che occupano i palazzi del potere ad esercitarlo. In questo contesto, il potere ha spinto il Ministro alle dimissioni per poi respingerle, all’interno di una strategia cinica volta a tenere in ostaggio la cultura italiana in un momento di visibilità internazionale”.
Ieri il ministro aveva infatti risposto alla domanda di Gian Marco Chiocci sul rischio che un ministro della Repubblica possa essere ricattabile, magari per fotografie, video o audio che qualcuno potrebbe aver registrato. Boccia lo ripete due volte: “Non sono io a esercitare ricatti o pressioni; altri hanno sfruttato con mentalità meschina una vicenda umana che sta avendo ripercussioni dolorose su di me. Sto difendendo la mia dignità e il mio modo di essere donna. Sono stata ingannata, ma non permetterò che la mia storia venga strumentalizzata dal cinismo, dall’arroganza e dal capriccio di un potere tirannico”.
Infine, una lamentale verso la stampa: “La stampa mi ha definita in molti modi: influencer, accompagnatrice, sartina, ‘una che si vuole accreditare’, millantatrice, la Anna Delvey della politica italiana, aspirante collaboratrice, consolatrice, badante, e ‘un amore culturale’. Ma chi ha davvero fatto gossip: io, lui, o ‘l’altra persona’, sfruttando un momento strategico per il Paese?”. Resta dunque aperta l’ultima domanda: chi è questa “altra persona”?
Nicolaporro.it è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati (gratis).