Commenti all'articolo Censura social: anche gli anti Trump ora sono spaventati
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13 Commenti
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giùalnord
14 Gennaio 2021, 9:42 9:42
Qualche generazione fa la figura di padre- padrone, nel contesto familiare, era la normalità. Tali figure ,col passare del tempo sono state sostituite dai capofamiglia,ma il concetto di padre padrone, accompagnato dagli atteggiamenti ad esso associati,quale la supremazia sul resto dei familiari,faceva fatica ad essere abbandonato,per questo motivo si sono mosse le istituzioni legiferando per salvaguardare i diritti di parola e di espressione di ogni singolo componente della famiglia: questa si chiama democrazia! Se volessimo allargare il concetto su scala globale, considerando la popolazione mondiale come una famiglia, le leggi che regolano la libertà di espressione di ogni singola persona sembrano non aver più valenza come se la figura del padre padrone o di capofamiglia si sia prepotentemente svincolata dalle leggi vigenti obbligando i familiari a sottostare alle regole imponendosi anche con dissenso dei singoli. Stiamo ritornando indietro nel tempo,qualcuno avrebbe detto un passo avanti per l’umanità qualcun altro dieci passi indietro di diritti conquistati e calpestati. Queste grandi social in mano a pochi,assolutamente di parte, e non neutrali nei confronti di tutti,rischiano di innescare dei precedenti col rischio che i pensieri, non in linea, siano censurati e censurabili,come è accaduto recentemente per i sostenitori di Trump e per lo stesso presidente uscente. Una regolamentazione in tal senso va fatta nell’immediato ;sono a rischio la democrazia e le libertà di… Leggi il resto »
Ric60
13 Gennaio 2021, 16:34 16:34
Negli USA facciano come vogliono ma in Europa cominciamo a trattare queste piattaforme da editori, con le stesse regole e vedrete che la finiscono. Questa non e’ una battaglia di dx o di sx e’ una battaglia di civilta’…..a Zuckenberg e Gates del non importa nulla del concetto di dx e sx…proprio un bel niente
Alessandro
13 Gennaio 2021, 8:55 8:55
Mi fa ricordare il cambio di passo che lo stato fece quando le BR dall’attaccare giornalisti e sindacalisti passarono ai politici.
Un problema di tutti si vede bene quando tocca il vertice. Il mondo è sempre lo stesso.
Luca Beltrame
12 Gennaio 2021, 22:25 22:25
Attenzione, Giubilei: il principio costituzionale del Primo Emendamento negli USA si applica *solo* al governo, e non ad entità private. Ma questo non giustifica le azioni dei suddetti. Il fatto che tecnicamente possano farlo non implica che debbano farlo, anzi.
Werner
12 Gennaio 2021, 21:35 21:35
Premesso che la censura delle idee e delle opinioni è sbagliata. Ma se va fatta, deve essere ordinata dalla politica, dall’autorità statale, non da un soggetto privato. Queste sono le perversioni del liberismo, dove la politica viene subordinata al mercato. Quando invece è il mercato che deve essere regolato dalla politica.
Però diciamolo chiaro, queste multinazionali dell’hi-tech, i cosiddetti GAFA che hanno censurato Trump e hanno cancellato Parler, sono parte integrante della mafia liberalprogressista che ci governa, e ne esercitano un ruolo piuttosto importante. Loro stanno con Biden infatti.
Rosy
12 Gennaio 2021, 21:18 21:18
Sono d’accordo col dr. Giubilei. Il ban di Donald Trump è clamoroso ma da tempo persone che usano FB e Twitter mi dicono di venire sospesi quando postano commenti “non graditi”.
Daltronde, che Big Tech (oltre ai Media) sostenessero i Dem americani lo si sapeva da tempo.
Qualche generazione fa la figura di padre- padrone, nel contesto familiare, era la normalità. Tali figure ,col passare del tempo sono state sostituite dai capofamiglia,ma il concetto di padre padrone, accompagnato dagli atteggiamenti ad esso associati,quale la supremazia sul resto dei familiari,faceva fatica ad essere abbandonato,per questo motivo si sono mosse le istituzioni legiferando per salvaguardare i diritti di parola e di espressione di ogni singolo componente della famiglia: questa si chiama democrazia! Se volessimo allargare il concetto su scala globale, considerando la popolazione mondiale come una famiglia, le leggi che regolano la libertà di espressione di ogni singola persona sembrano non aver più valenza come se la figura del padre padrone o di capofamiglia si sia prepotentemente svincolata dalle leggi vigenti obbligando i familiari a sottostare alle regole imponendosi anche con dissenso dei singoli. Stiamo ritornando indietro nel tempo,qualcuno avrebbe detto un passo avanti per l’umanità qualcun altro dieci passi indietro di diritti conquistati e calpestati. Queste grandi social in mano a pochi,assolutamente di parte, e non neutrali nei confronti di tutti,rischiano di innescare dei precedenti col rischio che i pensieri, non in linea, siano censurati e censurabili,come è accaduto recentemente per i sostenitori di Trump e per lo stesso presidente uscente. Una regolamentazione in tal senso va fatta nell’immediato ;sono a rischio la democrazia e le libertà di… Leggi il resto »
Negli USA facciano come vogliono ma in Europa cominciamo a trattare queste piattaforme da editori, con le stesse regole e vedrete che la finiscono. Questa non e’ una battaglia di dx o di sx e’ una battaglia di civilta’…..a Zuckenberg e Gates del non importa nulla del concetto di dx e sx…proprio un bel niente
Mi fa ricordare il cambio di passo che lo stato fece quando le BR dall’attaccare giornalisti e sindacalisti passarono ai politici.
Un problema di tutti si vede bene quando tocca il vertice. Il mondo è sempre lo stesso.
Attenzione, Giubilei: il principio costituzionale del Primo Emendamento negli USA si applica *solo* al governo, e non ad entità private. Ma questo non giustifica le azioni dei suddetti. Il fatto che tecnicamente possano farlo non implica che debbano farlo, anzi.
Premesso che la censura delle idee e delle opinioni è sbagliata. Ma se va fatta, deve essere ordinata dalla politica, dall’autorità statale, non da un soggetto privato. Queste sono le perversioni del liberismo, dove la politica viene subordinata al mercato. Quando invece è il mercato che deve essere regolato dalla politica.
Però diciamolo chiaro, queste multinazionali dell’hi-tech, i cosiddetti GAFA che hanno censurato Trump e hanno cancellato Parler, sono parte integrante della mafia liberalprogressista che ci governa, e ne esercitano un ruolo piuttosto importante. Loro stanno con Biden infatti.
Sono d’accordo col dr. Giubilei. Il ban di Donald Trump è clamoroso ma da tempo persone che usano FB e Twitter mi dicono di venire sospesi quando postano commenti “non graditi”.
Daltronde, che Big Tech (oltre ai Media) sostenessero i Dem americani lo si sapeva da tempo.