“Censurato Ghali”. “Falso”. La lite Repubblica-Fatto su Sanremo

Il rapper aveva concesso un’intervista al quotidiano di Molinari, ma la pubblicazione è stata fermata: la ricostruzione

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Ghali fatto repubblica

La presunta censura, la smentita, un botta e risposta al vetriolo. Il Festival di Sanremo 2024 è ormai alle spalle ma le polemiche non sono ancora terminate. Uno dei protagonisti della kermesse canora è stato Ghali, più per le polemiche che per la canzone portata sul palco dell’Ariston. Il rapper ha portato sul palco del Teatro Ariston messaggi pro-Palestina, con tanto di “stop al genocidio”, per la serata finale di sabato. Ed ecco la bufera: la presunta intervista censurata da parte di Repubblica. Ieri Il Fatto Quotidiano ha pubblicato l’indiscrezione secondo cui la direzione di Rep aveva bloccato la pubblicazione perché si affrontava la questione del conflitto in Medio Oriente senza mai condannare esplicitamente la strage del 7 ottobre compiuta dai miliziani di Hamas. La replica del quotidiano di Maurizio Molinari ha infiammato lo scontro.

Andiamo per gradi. Secondo Il Fatto, Ghali avrebbe rilasciato l’intervista a Repubblica nei giorni di Sanremo. Il pezzo era stato impaginato nella serata di venerdì 9 febbraio, con uscita sul cartaceo prevista per il 10 febbraio. Ma prima del via libera definitivo, la direzione di Repubblica avrebbe deciso di non pubblicarla. Nessun riferimento alla strage di Hamas del 7 ottobre nel messaggio pacifista del rapper, la motivazione. Una ricostruzione confermata dall’entourage della voce di “Casa mia”. Ma non è tutto. Nei giorni successivi, Repubblica avrebbe posto una domanda aggiuntiva sugli attacchi del gruppo terroristico palestinese. Una richiesta rispedita al mittente, con conseguente fumata nera per la pubblicazione dell’intervista.

Le insinuazioni del giornale di Marco Travaglio hanno spinto Repubblica a pubblicare l’intervista sul sito internet, con una premessa fondamentale: “La direzione di Repubblica precisa che non è stata mai fatta alcuna censura contro il cantante Ghali, gli è stato invece chiesto di rispondere a una domanda sulle polemiche seguite al suo primo intervento a Sanremo in merito al mancato riferimento al 7 ottobre e lui ha scelto di non farlo”. Poi l’intervista fatta da Carlo Moretti, “ancora in attesa di una risposta sul 7 ottobre” da parte di Ghali.

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Nell’intervista resa nota da Repubblica Ghali si sofferma su alcuni dei temi al centro delle polemiche, a partire dal testo della canzone in gara a Sanremo: “Ho iniziato a scrivere Casa Mia molto prima del 7 ottobre, poi alla luce di quanto accaduto alcuni passaggi si sono inevitabilmente caricati di un’attualità, di una forza e autenticità dirompenti, motivo che mi ha spinto ancora di più a portarla al Festival»”. Poi una battuta sugli appelli sulla situazione a Gaza: “Il silenzio, di fronte a certi accadimenti, può essere preso in qualche modo come assenso. Quindi perché non utilizzare la mia voce per dare voce a chi non sempre ne ha, se questo può portare a qualcosa di buono e stimolare la riflessione e il dialogo?”. Insomma, uno scontro rovente proseguito sui social con i j’accuse dei sostenitori dell’una o dell’altra fazione. Uno spettacolo tutt’altro che edificante.

Franco Lodige, 14 febbraio 2024

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