“Cercasi spacciatori”, la mossa di New York sulla marjuana

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New York cerca spacciatori di marijuana “con esperienza”

Lo Stato di New York cerca persone “con esperienza” per aiutare a creare quello che potrebbe diventare il più grande mercato legale di marijuana statunitense. La spiegazione, scrive oggi il Wall Street Journal, suona come una battuta: New York offrirà licenze e sussidi a persone con condanne per marijuana sulla fedina penale. La finestra per la richiesta di queste licenze si chiude il 26 settembre. Lo Stato prevede che i primi dispensari legali apriranno entro la fine dell’anno. Le dimensioni del mercato legale della marijuana a New York potrebbero superare i 7 miliardi di dollari all’anno.

A New York esiste già un mercato nero della marijuana da 2 miliardi di dollari. In base ai nuovi regolamenti che disciplinano le licenze di dispensazione al dettaglio per uso adulto condizionato, New York cerca “individui coinvolti nella giustizia” che facciano domanda per diventare licenziatari. Per persona coinvolta nella giustizia si intende chiunque sia stato “condannato per un reato legato alla marijuana” per qualsiasi cosa, da una piccola quantità di erba a una grande operazione di droga. I politici sono ansiosi di tassare e regolamentare tutto questo commercio, e il mercato legale della marijuana potrebbe essere la fonte di nuove massicce entrate per New York.

Nicaragua: 4 preti e due seminaristi alla sbarra

In un nuovo attacco alla Chiesa cattolica, la Procura del Nicaragua ha incriminato ieri quattro sacerdoti, due seminaristi e un cameraman della diocesi di Matagalpa. L’atto d’accusa del pubblico ministero non specifica i crimini imputati, ma solo che lo Stato e la società nicaraguense sono vittime. I preti erano stati arrestati il 19 agosto scorso. Dopo l’arresto di un vescovo e l’espulsione del nunzio apostolico di 18 suore dell’ordine delle Missionarie della Carità questo abuso si aggiunge ai sette sacerdoti già in carcere, alla chiusura di nove stazioni radio cattoliche e di tre canali tv cattolici.

Maduro ha inviato “osservatori” per sostenere il referendum filo-russo in Ucraina orientale

Il regime venezuelano ha inviato “osservatori elettorali” per avallare il falso referendum condotto dagli occupanti filorussi nelle regioni di Lugansk, Donetsk, Kherson e Zaporizhia, nell’Ucraina orientale, con il quale intendono approvare l’annessione al Cremlino. Lo ha confermato poco fa l’ambasciata russa in Venezuela.

Patricia Tappatá, investigatore della Missione Onu in Venezuela: “Il livello di utilizzo della tortura è impressionante”

Il membro della Missione Onu ha fornito ulteriori dettagli del rapporto pubblicato questa settimana in cui vengono denunciati crimini contro l’umanità nel Paese caraibico, sostenendo che l’obiettivo del dittatore Maduro è “che non ci sia posto per nessun tipo di dissidenza o opposizione. Il livello di tortura utilizzato dalle agenzie statali “è impressionante”.

Paolo Manzo, 24 settembre 2022

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