Ambasciatore Israele all'Onu: "Disgustato"
Secondo quanto riporta Times of Israel, Gilad Erdan, ambasciatore israeliano presso l’Onu, si è detto disgustato dal voto odierno alle Nazioni Unite: “Per questo Consiglio il sangue israeliano vale poco. Sono disgustato – ha detto – Da un lato, la risoluzione afferma che prendere in ostaggio civili è una violazione del diritto internazionale, ma dall’altro – nonostante sappiate che Hamas non ascolterà le vostre richieste e non rilascerà gli ostaggi – chiedete un cessate il fuoco”. Per Israele non solo la risoluzione “non è utile”, ma “mina gli sforzi per garantire il loro rilascio. È dannoso per questi sforzi perché dà ai terroristi di Hamas la speranza di ottenere un cessate il fuoco senza rilasciare gli ostaggi”.
Gallant: "Non abbiamo diritto di fermare la guerra"
“Sto iniziando ora la mia visita a Washington come rappresentante dello Stato di Israele, a nome del governo di Israele. “Sono venuto qui per riflettere sull’importanza di rafforzare l’IDF e dare potere allo Stato di Israele”.
“Nel mio primo incontro, che avrà luogo con il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan, sottolineerò l’importanza di distruggere Hamas e riportare a casa gli ostaggi. Opereremo contro Hamas ovunque, anche nei luoghi in cui non siamo ancora stati. “Individueremo un’alternativa a Hamas, in modo che l’IDF possa completare la sua missione”.
“Non abbiamo il diritto morale di fermare la guerra mentre ci sono ancora ostaggi tenuti a Gaza. La mancanza di una vittoria decisiva a Gaza potrebbe avvicinarci a una guerra nel nord”.
La dichiarazione dell'ufficio del primo ministro israeliano
“Oggi gli Stati Uniti hanno abbandonato la loro politica all’ONU. Solo pochi giorni fa ha sostenuto una risoluzione del Consiglio di Sicurezza che collegava la richiesta di cessate il fuoco alla liberazione degli ostaggi.
Cina e Russia hanno posto il veto a tale risoluzione in parte perché si opponevano a un cessate il fuoco legato al rilascio degli ostaggi. Eppure oggi, Russia e Cina si sono unite all’Algeria e ad altri nel sostenere la nuova risoluzione proprio perché non esisteva tale collegamento.
Purtroppo gli Stati Uniti non hanno posto il veto alla nuova risoluzione, che chiede un cessate il fuoco non condizionato al rilascio degli ostaggi.
Ciò costituisce un chiaro allontanamento dalla posizione coerente degli Stati Uniti nel Consiglio di Sicurezza dall’inizio della guerra.
La risoluzione odierna dà ad Hamas la speranza che la pressione internazionale costringa Israele ad accettare un cessate il fuoco senza il rilascio dei nostri ostaggi, danneggiando così sia lo sforzo bellico che il tentativo di liberare gli ostaggi.
Il primo ministro Netanyahu ha chiarito ieri sera che se gli Stati Uniti si discostassero dalla loro politica di principi e non ponessero il veto a questa risoluzione dannosa, annullerebbero la visita della delegazione israeliana negli Stati Uniti. Alla luce del cambiamento nella posizione degli Stati Uniti, il Primo Ministro Netanyahu ha deciso che la delegazione rimarrà in Israele”.
Hamas: "Pronti a scambio ostaggi-prigionieri"
Hamas, dopo la risoluzione Onu, si è dichiarata pronta ad uno scambio di ostaggi.
Netanyahu blocca la delegazione di Israele
Una delegazione israeliana era in partenza per Washington ma è stata fermata. Gli Usa si dicono “molto delusi” da questa scelta.
Il voto di oggi e “è un passo indietro chiaro dalle posizioni costanti degli Usa dall’inizio della guerra”, ha detto l’ufficio di Netanyahu. “Questo ritiro colpisce lo sforzo bellico e per liberare i nostri ostaggi perché offre a Hamas la speranza che pressioni internazionali gli consentiranno di ottenere un cessate il fuoco senza liberare i nostri ostaggi”
Gli Usa: "Rilasciate gli ostaggi"
L’ambasciatrice americana all’Onu Linda Thomas-Greenfield: “”Dobbiamo mettere pressione su Hamas, il cessate il fuoco può iniziare immediatamente con il rilascio del primo ostaggio, e questo è l’unico percorso”.
Israele però accusa gli Stati Uniti di aver fatto approvare una risoluzione che nei fatti non subordina il cessate il fuoco al rilascio degli ostaggi, dando così enorme potere di ricatto ad Hamas.
Gli Usa si sono astenuti
La risoluzione è passata solo grazie all’astensione degli Usa, che per la prima volta non hanno apposto un veto.
La risoluzione ha ottenuto 14 voti a favore e l’astensione americana. A favore i voti di: Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna, Algeria, Ecuador, Guyana, Giappone, Malta, Mozambico, Sud Corea, Sierra Leone, Slovenia e Svizzera
Guterres: "Risoluzione va attuata"
“Il Consiglio di Sicurezza Onu ha appena approvato una risoluzione tanto attesa su Gaza, chiedendo un cessate il fuoco immediato e il rilascio di tutti gli ostaggi. Questa risoluzione deve essere attuata, un fallimento sarebbe imperdonabile”. Lo dice Antonio Guterres, segretario generale dell’Onu che nei giorni scorsi era finito nel mirino di Israele con accusa di antisemitismo.
L'Uni chiede il cessate il fuoco
Per la prima volta dallo scoppio della guerra nella Striscia di Gaza, l’Onu ha approvato una risoluzione che chiede il cessate il fuoco a Gaza.
Nel testo si chiede “un cessate il fuoco immediato per il Ramadan rispettato da tutte le parti che conduca ad un cessate il fuoco durevole e sostenibile e il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi, nonché la garanzia dell’accesso umanitario per far fronte alle loro esigenze mediche e umanitarie”.