Commenti all'articolo Che boiata le quote rosa all’Università
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26 Commenti
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Gcghg
31 Maggio 2021, 14:05 14:05
Oramai c’è la dittatura femminista che vuole portare sull’altare della gloria le donne a discapito della vera meritocrazia e talento!
E purtroppo molti uomo I appoggiano questo scempio.
barbara
29 Maggio 2021, 3:05 3:05
Che cosa c’è che non va in quello che ha detto Pillon?
Giovanni Zurolo
28 Maggio 2021, 12:42 12:42
Ho lavorato nel settore dell’informatica e tuttora, seppur indirettamente, ci ho a che fare. Ho conosciuto in circa 30 anni e in diverse ditte circa 100 informatici. Di questi, tre donne: una lasciò la professione dopo il primo bambino, un’altra cambiò lavoro dopo circa due anni. La terza, un gigante nella sua professione e della quale apprezzo l’assoluta competenza e affidabilità, ci lavora tutt’ora con passione e dedizione. Una su 100.Si può parlare di eccezione che conferma la regola? In compenso,le donne “predisposte all’accudimento” sono sempre meno e non per questo sono tecnici o ingegneri. Inutile lo sconto sulla retta universitaria.
Andrea
28 Maggio 2021, 11:27 11:27
sono d’accordo sull’inutilità delle quote rosa, l’accesso a qualsiasi cosa deve avvenire per merito.
non mi convince l’autore dell’articolo che si dichiara in disaccordo con l’affermazione di Pillon e successivamente sottintende che a informatica c’è una prevalenza di maschi mentre a ostetricia di femmine e non essendoci un obbligo di iscrizione basato sul sesso si può concludere che c’è una propensione naturale confermando quindi quando detto da Pillon.
claudio
28 Maggio 2021, 10:52 10:52
Le quote rosa sono una stronzata sempre ed ovunque. Le pari opportunità sono l’obiettivo corretto. Ma “pari” è un termine che non piace o spaventa. Come sempre (non vale solo per i generi, il merito è sempre un ostacolo).
Ivan
28 Maggio 2021, 10:01 10:01
Quello dell’Università è sessismo allo stato puro, proprio per definizione…non c’è altro da dire
Oramai c’è la dittatura femminista che vuole portare sull’altare della gloria le donne a discapito della vera meritocrazia e talento!
E purtroppo molti uomo I appoggiano questo scempio.
Che cosa c’è che non va in quello che ha detto Pillon?
Ho lavorato nel settore dell’informatica e tuttora, seppur indirettamente, ci ho a che fare. Ho conosciuto in circa 30 anni e in diverse ditte circa 100 informatici. Di questi, tre donne: una lasciò la professione dopo il primo bambino, un’altra cambiò lavoro dopo circa due anni. La terza, un gigante nella sua professione e della quale apprezzo l’assoluta competenza e affidabilità, ci lavora tutt’ora con passione e dedizione. Una su 100.Si può parlare di eccezione che conferma la regola? In compenso,le donne “predisposte all’accudimento” sono sempre meno e non per questo sono tecnici o ingegneri. Inutile lo sconto sulla retta universitaria.
sono d’accordo sull’inutilità delle quote rosa, l’accesso a qualsiasi cosa deve avvenire per merito.
non mi convince l’autore dell’articolo che si dichiara in disaccordo con l’affermazione di Pillon e successivamente sottintende che a informatica c’è una prevalenza di maschi mentre a ostetricia di femmine e non essendoci un obbligo di iscrizione basato sul sesso si può concludere che c’è una propensione naturale confermando quindi quando detto da Pillon.
Le quote rosa sono una stronzata sempre ed ovunque. Le pari opportunità sono l’obiettivo corretto. Ma “pari” è un termine che non piace o spaventa. Come sempre (non vale solo per i generi, il merito è sempre un ostacolo).
Quello dell’Università è sessismo allo stato puro, proprio per definizione…non c’è altro da dire