Nell’ultima puntata della Zanzara su Radio24, Giuseppe Cruciani ha commentato il caso della ministra della Famiglia, Eugenia Roccella, esprimendosi in termini molto decisi sul suo pensiero riguardo la questione dei nomi degli animali domestici. “Allora ragazzi, c’è un ministro che si chiama di nome Eugenia e di cognome Roccella. Sapete io non sono animalista, tutt’altro. Anzi, in casa non ho quasi mai avuto animali. Mi stanno sui coglioni gli animali in casa. Non voglio rotture di coglioni, portarli a spasso, perdite di tempo, le vacanze ecc..” ha esordito il conduttore di Radio24.
Cruciani ha proseguito criticando l’interesse della ministra Roccella per i nomi degli animali domestici. Uno sfogo che, come spesso capita al conduttore, non è rimasto inosservato: “Però cosa c**** gliene frega al ministro della famiglia, alla signora Eugenia di nome e di cognome Roccella se delle persone legittimamente e liberamente vogliono dare ai cani dei nomi e di esseri umani? Cosa diavolo gliene frega a lei? “C’è bisogno di una rivolta a difesa dell’umano”, ma cosa vuol dire? “Così trasferiscono il bisogno di avere figli”, ma che gliene fotte a lei se c’è un cane che si chiama Margot, Beatrice, Peppino od Oreste. Non significa nulla, non significa assolutamente nulla.”
Roccella è poi tornata sull’argomento per chiarire meglio la sua posizione: “Girando per il web, il mio nuovo obiettivo sembrerebbe essere la rivolta contro i nomi umani ai cani e ai gatti. Che fare? Riderci su? Prendiamola come un’occasione per dire cosa penso davvero”. E ancora: “Amo i cani e i gatti, ne ho sempre avuti e tuttora a casa mia vivono un cagnolino zoppo salvato dalla strada, che si chiama Spock, e tre gatti dai nomi simil-umani: Donald (perché è rosso col ciuffo come Trump) Oliver, Colette.”
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