Commenti all'articolo La guerra dei tassi negativi, cosa succederà

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Antonella
Antonella
18 Ottobre 2019, 9:44 9:44

Una domanda da semplice risparmiatore, che non vuole rischiare I suoi soldi essendosi accorta che non ci sono piu’ possibilita’ di un minimo rendimento, ma solo perdita con fondi d’investimemnto, capitale gestito dalle banche ecc… come fare, visto I tempi che viviamo, per tenersi il suo capitale fermo da qualche senza perdite? Pensavo al conto deposito garantito sino a 100 euro, diviso in piu’ banche? che ne dite?

Giacomo Cambiaso
Giacomo Cambiaso
31 Agosto 2019, 14:49 14:49

Dire che la sofferenza delle banche tedesche dipende dalle politiche monetarie della BCE e’ semplicemente ridicolo. Il sistema bancario tedesco e’ marcio ed il suo stato da quasi un decennio si fa pagare per prendere in prestito, un qualcosa cominciato con la crisi dei debiti sovrani tanto voluta e ricercata proprio dalla Germania attraverso i suoi strumenti UE e BCE. Al pari di quell’epoca adesso invocano un rialzo dei tassi quando il trend e’ gia’ recessivo, follia pura da un punto di vista finanziario. La verita’ e’ che Draghi ha combinato un disastro, lui e le altre banche centrali, prolungando le politiche espansive ben oltre quelle che erano esigenze d’emergenza. La BCE doveva limitarsi al “whatever it takes”, un qualcosa che non richiedeva di per se alcun iniezione di licquidita’, chiamasi QE. Avrebbe al massimo dovuto abbassare i tassi, ma per una durata decisamente piu’ breve, invece ha pompato una bolla di debito spaventosa. Se si dice debito la gente subito pensa “pubblico” dalle nostre parti, ma non e’ necessariamente da li che arrivera’ la tempesta finanziaria. In giro c’e’ una mole spaventosa di debito corporate, incluso quello delle povere innocenti banche tedesche, associato con altro debito privato d’ogni genere. Negli USA il debito al consumo ha raggiunto livelli spaventosi e la stessa Cina, lo schema ponzi rosso, ha una… Leggi il resto »

Andrea Salvadore
Andrea Salvadore
30 Agosto 2019, 18:44 18:44

Se c’é questo eccesso di liquiditá non c’é che un rimedio, bruciarla
ovvero una gra crisi é inevitabile. Esiste una alternativa per le banche e per compagnie come Alianz, l’esempio fu dato in Italia e purtroppo non seguito e fu la concessione per 99 anni del bacino del lago del Fucino al banchiere Torlonia ed ai suoi associati. i soci abbandonarono il principe per le difficoltá iniziali ma il Torlonia disse o prosciugo il Lago o faccio bancarotta e procedette al prosciugamento e poté godere del successo garantito dall’uso del bacino. Dato l’aumento dei prezzi degli affitti nelle grandi cittá, i governi dovrebbero promuovere iniziative per costruire sobborghi modello con concessioni a lingo termine per allo stesso tempo eliminare le degradate periferie.
Da dove venne il denaro? Dai depositi bancari.

ARMANDO TERRAMOCCIA
ARMANDO TERRAMOCCIA
30 Agosto 2019, 17:06 17:06

Noto che ci sono lettori la cui competenza permette di criticare alcuni economisti . Sono sicuro che tra queste persone c’è qualcuno che sa spiegare quanto segue : Ho avuto un prestito dalla Banca utilizzando il V° della Pensione. Pago un interesse annuo di circa il 6,5% . A scadenza , tra sette anni , avro’ rimborsato il prestito + circa il 20% della somma iniziale. Un mio conoscente ha una certa cifra in Banca che non gli da interessi e gli fa pagare un tot per tenerli. Se avessi eliminato la Banca , rivolgendomi direttamente al conoscente garantendo a Lui la restituzione del prestito più il 10% della somma iniziale ci avremmo guadagnato entrambi , o no ? SINTESI : – BANCHE LADRONE –

Davide V8
Davide V8
30 Agosto 2019, 16:20 16:20

Ci porterà all’abolizione del capitalismo.
La remunerazione del capitale, su cui il capitalismo si fonda, è stata abolita.
Siamo – ed è ben poco “segreto”, a meno di non avere i paraocchi – appunto alla confisca, all’esproprio del capitale.
Dove ci porterà? Dove ci ha sempre portato l’abolizione del capitalismo, col sistema economico in mano a pochi e centrali soggetti decisori.
Ci porterà alla non crescita, al non sviluppo.
Tutto il blocco sovietico smise di crescere e perse il passo, in realtà senza nemmeno troppi cataclismi economici.
Ma la cosa divenne palese solo nei decenni.
Oggi, grazie a gente come Draghi e Greenspan, non abbiamo però il confronto col mondo libero e funzionante, che ci mostri quanto queste ricette NON funzionino, e che ci mostri quanto ci stiamo perdendo, al di là della solita presunzione dei “principi”/”zar”/”soviet” che ci raccontino quanto sia l’unica e giusta cosa da fare.
Ovviamente in base alla “scienza”, come no.

Gianluca
Gianluca
30 Agosto 2019, 15:44 15:44

Bravo Arminius. Perlomeno c’è qualche lettore che sa di cosa parla e non va a scuola da Rinaldi e Borghi.