Politica

Che errore piegare Telegram alle autorità

Pavel Durov cede dopo l’arresto: la piattaforma fornirà i dati dei soggetti sospettati di svolgere attività illegali

Durov telegram © undefined undefined tramite Canva.com

Alla fine Telegram ha ceduto. Il social media di Pavel Durov, dopo il suo arresto a Parigi, ha deciso di fornire alle autorità i dati dei soggetti sospettati di svolgere attività illegali.

A me già quando viene usata la parola “autorità” mi fa girare le balle, perché se poi penso che i dati vengono forniti a gente tipo Striano, cioè l’uomo delle Guardia di Finanza, una autorità, che ha scaricato migliaia di dossier illegalmente, allora mi dico: ma per quale cavolo di motivo abbiamo ancora questo atteggiamento sussiegoso nei confronti di questi signori che sono dei nostri stipendiati?

Le autorità decidono che Telegram deve fornire i dati dei possibili sospettati. Va bene. Ma i possibili sospettati, come abbiamo visto nel caso di Sgarbi, magari sono degli innocenti. Vi segnalo peraltro che già oggi Telegram, di fronte a comprovate attività terroristiche, fornisce i dati di coloro operano illegalmente sulla sua piattaforma. Vi segnalo che Signal, lo scrive oggi il Corriere della Sera, quei metadati non li conserva neanche sui server, quindi non esiste possibilità di accedervi. Vi segnalo che Whatsapp ugualmente è incapace di darvi questi dati.

Inoltre, sulle carte di Raffaele Cantone ho letto che il signor Striano era andato in procura a Roma con il suo cellulare, ma se ne è uscito come se nulla fosse e gli hanno lasciato il device in mano per due mesi. Un tempo in cui ovviamente ha cancellato tutto quello che c’era riguardo ai suoi contatti con i giornalisti. A quel punto Cantone dice: “Purtroppo ha cancellato delle chat, ho chiesto a Meta se potevo recuperarle e mi hanno detto ‘ciao core'”.

Ma di cosa stiamo parlando? Stiamo parlando del fatto che abbiamo criminalizzato Telegram per il semplice motivo che Zuckerberg non si tocca, Meta non si tocca e ovviamente Microsoft non si tocca, ma il russo cattivo sì. Soprattutto perché in quello spazio di libertà si parlava per esempio del Covid in maniera diversa rispetto a quello che faceva Meta, che aveva invece preso la velina di Biden e permetteva che si pubblicassero solo le cose che volevano i democratici americani. Una roba pazzesca.

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