Che noia le polemiche sul centro in Albania. Che noia questo buonismo da esibire quando se ci fosse un centro di accoglienza sotto casa vostra sareste i primi in strada a protestare. Che noia, sempre accusare di fascismo questo governo: le analisi dei politologi che adesso hanno cambiato musica e quindi da una dittatura bisogna stare attenti “ad abituarsi a una mancanza di democrazia”.
Che noia gli attacchi contro il governo, i qualunquisti, gli idealisti a cottimo, gli scioperi, la Palestina, perché tanto tutto finisce a Natale. Apriamo il centro di accoglienza in Albania, perché la situazione lo esige, basta informarsi. Sulle percentuali di reati in Italia commessi da stranieri senza documenti, sulla percentuale di carcerati. Siamo sin troppo democratici, altro che. Io gli stranieri senza permesso di soggiorno li deporterei. Contrari? A Ellis Island in tutti decenni del primo novecento se eri italiano ti ricoveravano, ti rinchiudevano, ti mettevano in quarantena. Roba vecchia dite? Non tanto. Se da Sills, Engadina, prendo il treno per scendere dalla pista per bob e slitte del Corvatsch e non ho il biglietto sul treno rosso del Bernina non mi fanno scendere: mi portano in gendarmeria.
E poi, la Sanità? Assicurata a tutti i cittadini ma se sei straniero, cioè anche solo italiano, o hai una assicurazione sottoscritta apposta oppure paghi migliaia di franchi al giorno. Ed è questo che evita le invasioni migratorie. Però paghi una eccellenza. Come l’Ospedale Italiano di Lugano, che uno si aspetta che esca il Dottor House per la perfezione o quello di Samade dove dopo essere uscito in curva con lo slittono ti ospitano. Non lo so, io mi sento straniero in terra straniera e l’integrazione non esiste. A sinistra fanno finta: no ai lager. Quando scendi in strada ed è un lager.
Gian Paolo Serino, 20 dicembre 2024
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