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Che ridere la sinistra che rivaluta Bossi e Berlusconi - Seconda parte

È lo specchio del crollo psicologico della sinistra: nell’era del sovranismo, non solo non vince più, ma affonda. E allora torna a fantasticare sui mitici anni in cui c’erano sì i barbari, però aveva ancora un qualche appeal sull’opinione pubblica, contava ancora su qualche corpo intermedio, poteva aspirare ad accaparrarsi qualche elezione. Perché è meglio vivere con il celtico Bossi, che morire con il nazionalista Salvini.

Alessandro Rico, 30 dicembre 2019

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