Sul discorso che il Presidente Mattarella ha tenuto ieri al Csm, voglio riportarvi il pezzo di Sansonetti perché trasmette, probabilmente meglio di quanto potrei fare io, il sentimento di quelli che hanno sentito le parole di Mattarella.
“Il presidente Mattarella ieri ha presieduto l’ultima riunione del Consiglio Superiore della Magistratura che sicuramente è stato il peggiore Csm della storia repubblicana: travolto dagli scandali, dalla faziosità, dalle satrapie, dalle correnti, dalla totale assenza di indipendenza. Basti dire che su 16 magistrati che facevano parte del Csm, più di un terzo è stato costretto alle dimissioni perché travolto da scandali e un altro terzo, pur essendo travolto da analoghi scandali, ha evitato le dimissioni con arroganza”.
Nomine abusive, raccomandazioni, il caso Palamara, il dossier da Milano che Davigo nasconde e poi lo fa vedere al presidente grillino: tutto questo basta e avanza per qualificare questo Csm come il più orribile e più chiacchierato che si possa ricordare.
“Questo Csm ha dimostrato, al di là di ogni ragionevole dubbio, che la magistratura non è in grado di autogovernarsi e che l’autogoverno che produce è solo sopraffazione a rischi per i cittadini”, continua Sansonetti. E il suo presidente cosa fa? “Non solo il Presidente Mattarella ha preferito tacere su tutto ciò, ma l’unico accenno che ha fatto ai problemi della magistratura italiana è stato quello sulla necessità di difendere l’autonomia della magistratura.”
Mi fa impazzire! Mattarella ha preferito tacere su tutto e l’unico accenno che ha fatto ai problemi della magistratura italiana è stato quello della necessità di difendere l’autonomia della magistratura. Ci rendiamo conto? Avrebbe dovuto dire che hanno fatto schifo, che ha ragione Nordio, che lo scandalo Palamara è orribile e invece ha parlato dell’autonomia. Bravo! Ma questo è l’establishment, è il motivo per cui a Biden per i documenti segreti a casa non faranno nulla mentre Trump per lo stesso motivo lo hanno crocifisso.
“L’autonomia? – si chiede a Sansonetti – ma come è possibile parlare di autonomia quando addirittura negli ultimi mesi abbiamo assistito al passaggio diretto di alcuni altissimi magistrati dal proprio incarico a un seggio parlamentare con il Movimento 5 Stelle?”. Scarpinato e De Raho erano infatti dei magistrati antimafia che sono diventati parlamentari e, da parlamentari, si permettono di sminuire l’arresto di Matteo Messina Denaro.
“Autonomia da cosa? Diciamolo, autonomia dal diritto”, conclude Sansonetti . “Forse, la cosa più grave è che questo discorso di Mattarella è stato tenuto nei giorni nei quali il partito dei pm e dei suoi giornali hanno scagliato attacchi feroci contro il Ministro della Giustizia, colpevole di aver parlato di riforme, di aver manifestato l’intenzione di riportare in Italia lo stato di diritto”.
Nicola Porro, 25 gennaio 2023