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Chi c’è dietro al partito di Conte - Seconda parte

Ha un debole per la giusta sistemazione logistica dei vari edifici dei Servizi sparsi per Roma e per le belle donne, l’ultima delle quali una vecchia conoscenza dei salotti e della cronaca, Maria Stella Giorlandino, di Artemisia, protagonista tempo fa di una rocambolesca fuga che ha tenuto in apprensione la Roma bene. A Conte leader guardano infine con interessata attenzione per la loro riconferma due manager pubblici di grande spessore: i laici Claudio Descalzi di Eni e Alessandro Profumo di Leonardo, entrambi, per motivi diversi, in difficoltà. Dopo il flop di Mario Monti, che aveva allora anche l’appoggio  di Giorgio Napolitano, riusciranno tutti questi eroi a mettere su un Partito attorno a Conte? Serve tempo, organizzazione e fondi ma Casalino ne è certo. Sempre che non bisogna raccogliere pure le firme in giro per l’Italia per presentare la lista, oppure fare come in passato, quando è bastato creare un piccolo gruppo parlamentare. E non è certo un caso se Conte ai parlamentari che incontra domanda con il suo miglior sorriso “ma tu sei diventato contiano…?”. Salvini è avvisato.

Luigi Bisignani per Il Tempo

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