Mentre il segretario della Cgil Maurizio Landini partecipa ai tavoli tecnici con il governo per discutere di lavoro, tasse e pensioni, il suo sindacato si muove nell’ombra per fomentare i giovani contro l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni.
Si, proprio così. Secondo le indiscrezioni riportate dal Giornale, sarebbe stata la Cgil a chiedere ai giovani manifestanti di scendere in piazza per protestare contro Giorgia Meloni e il suo governo attraverso l’invio di mail spedite sugli indirizzi personali degli studenti dell’Università degli Studi di Firenze. In totale sarebbero stati ben 53mila gli studenti contattati dalla Cgil, tutti iscritti all’Università di Firenze. Ai giovani sarebbe stata recapitata una mail avente come oggetto: “Mobilitazione studentesca 18 novembre: I precari università a fianco degli studenti.”
Il testo della mail reciterebbe invece: “A Firenze appuntamento alle ore 9 al presidio sotto la sede della Regione Toscana in Piazza Duomo, 10”, e proseguirebbe con alcune critiche rivolte ai neoministri di centrodestra Bernini e Valditara.
Il tutto, in preparazione del No Meloni day, la manifestazione studentesca di contestazione al presidente del Consiglio ed all’esecutivo da lei presieduto, svoltasi lo scorso 18 novembre nelle principali città italiane, seppur con risultati tutt’altro che incoraggianti in termini di partecipazione.
E c’è di più: Firenze non sarebbe l’unica città interessata. Sembrerebbe, infatti, che le mail di mobilitazione siano state recapitate anche a studenti di altre città italiane, sempre utilizzando indirizzi personali. “Ci sono arrivate segnalazioni anche da Siena e da Padova”, denuncia Nicola D’Ambrosio, presidente di Azione Universitaria.
Ciò detto, una serie di interrogativi sorgono spontanei: come ha fatto la Cgil ad entrare in possesso degli indirizzi mail personali degli studenti? Non si è trattata di una palese violazione della privacy? Ed ancora, è eticamente corretto che un sindacato fomenti dei ragazzi a manifestare contro il governo nello stesso momento in cui partecipa ai tavoli tecnici con i rappresentanti dell’esecutivo?
A chiarire il tutto ci penserà Maurizio Landini (si spera). Nel frattempo, in attesa che il segretario della Cgil si decida a fornire le dovute spiegazioni, Fratelli d’Italia annuncia la presentazione di un’interrogazione parlamentare per far luce sulla vicenda. Forza Italia, invece, chiede l’intervento del Garante della privacy al fine di tutelare il diritto alla riservatezza dei dati sensibili degli studenti palesemente violato dalla condotta a dir poco ambigua della Cgil.
Salvatore Di Bartolo, 24 novembre 2022