Commenti all'articolo “Chi è contagiato non ha colpe. E non siamo radioattivi…”
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Fernando Maraghini
13 Marzo 2020, 18:36 18:36
Gentilissimo Porro, in bocca al lupo. Io non ho parole né soluzioni da offrire. E’ da tempo che medito sull’altra epidemia di cui siamo tutti portatori sani ed è quella letale del virus dell’indifferenza. Indifferenza nei confronti di ciò che succede nel mondo e di cui, in buona parte siamo responsabili. Questa ultima nostra vicenda umana sarà per coloro che ce la faranno, una rinascita. Proviamo ad immaginare il Covid19 come un virus che distrugge la nostra negatività interiore, i nostri pensieri malsani, la memoria dei nostri gesti e delle parole affilate come armi. Ogni rinascita passa necessariamente dal dolore e talvolta, anche dal morire. Forse avremo la forza di colmare il vuoto esistenziale con gesti di premura e di responsabilità nei confronti, non necessariamente della nostra vita, ma della vita altri e di quella che ha il diritto di venire dal futuro.
stefano
13 Marzo 2020, 17:57 17:57
Tieni duro Nicola, E continua ad informarci imparzialmente come hai sempre fatto. In bocca al lupo
stefano
13 Marzo 2020, 17:27 17:27
Tieni duro Nicola, E continua ad informarci imparzialmente come hai sempre fatto. In bocca al lupo
boris
13 Marzo 2020, 17:14 17:14
Gli inglesi non si interessano più di tanto alla pandemia.
Avranno fatto i conti e si sentono in sovrannumero per cui il governo pare abbia deciso di far fare alla natura e far sopravvivere solo chi riuscirà da solo a immunizzarsi dal coronavirus.
Mirano all’immunità di gregge e non all’immunità per vacinazione.
Strategie.
vedremo chi avrà ragione.
Per il momento i danni economici paiono irreparabili.
Certe volte bisogna scegliere come morire se con un virus o di fame, la vita eterna ed in perfetta salute non esiste se non nel mondo dei sogni.
thalia36
13 Marzo 2020, 14:56 14:56
La vita mi ha reso scettica, ma non cattiva, ma in certi casi è d’obbligo tirare fuori anche un po di cattiveria nella speranza di scrollare di dosso il sopore agiato a chi si è rifugiato in esso. IL Presidente Mattarella che segue come un bozzolo e dice all’Eu che l’Italia vuole essere aiutata e non intralciata. La parola “aiuto” è sintomo di chi va ancora elemosinando da una unione carità per paura d’essere scacciato, non dice e pretende EQUITA’ e questo comportarsi merita tali risposte da parte del carrozzone sfasciato.
Ciò che ritengo importante, ora, è il suo stato di salute, una grande notizia da un romano conosciuto nel mondo, non poteva essere diversamente e qui siamo con te come ti scrissi:Conta sempre sul nostro affetto.
honhil
13 Marzo 2020, 14:41 14:41
Sono tempi duri. Inimmaginabili, fino a una mangiata di settimane fa. Eppure ormai comprensibilissimi agli umani di ogni latitudine. Nessuno escluso: dato che anche i nativi dell’Amazzonia adesso sono alla portata del Coronavirus. Non per niente è stato uno shock anche per il mondo dello sport.
Un epilogo a lungo atteso, in verità. Eppure, la decisione presa con tanto colpevole ritardo, era la cosa più naturale che il mondo dello sport, coniugato in tutte le sue possibili declinazioni, potesse prendere. Sarebbe stato un esempio di maturità e di presa d’atto di un evento che tanti lutti sta adducendo agli umani. Invece la paletta dell’alt l’ha dovuto alzare il generale a quattro stellette coronavirus. Che li ha strappati di peso dal piedistallo e buttati giù nella polvere della loro supponenza. E dire che sarebbe bastato un pizzico di buonsenso, per non fare la figura barbina che ha dato origine a questo loro libro nero da Guinness dei primati.
Grazie per l’informazione sul saturimentro … e che sia sempre un buon compagno di vita.
Gentilissimo Porro, in bocca al lupo. Io non ho parole né soluzioni da offrire. E’ da tempo che medito sull’altra epidemia di cui siamo tutti portatori sani ed è quella letale del virus dell’indifferenza. Indifferenza nei confronti di ciò che succede nel mondo e di cui, in buona parte siamo responsabili. Questa ultima nostra vicenda umana sarà per coloro che ce la faranno, una rinascita. Proviamo ad immaginare il Covid19 come un virus che distrugge la nostra negatività interiore, i nostri pensieri malsani, la memoria dei nostri gesti e delle parole affilate come armi. Ogni rinascita passa necessariamente dal dolore e talvolta, anche dal morire. Forse avremo la forza di colmare il vuoto esistenziale con gesti di premura e di responsabilità nei confronti, non necessariamente della nostra vita, ma della vita altri e di quella che ha il diritto di venire dal futuro.
Tieni duro Nicola, E continua ad informarci imparzialmente come hai sempre fatto. In bocca al lupo
Tieni duro Nicola, E continua ad informarci imparzialmente come hai sempre fatto. In bocca al lupo
Gli inglesi non si interessano più di tanto alla pandemia.
Avranno fatto i conti e si sentono in sovrannumero per cui il governo pare abbia deciso di far fare alla natura e far sopravvivere solo chi riuscirà da solo a immunizzarsi dal coronavirus.
Mirano all’immunità di gregge e non all’immunità per vacinazione.
Strategie.
vedremo chi avrà ragione.
Per il momento i danni economici paiono irreparabili.
Certe volte bisogna scegliere come morire se con un virus o di fame, la vita eterna ed in perfetta salute non esiste se non nel mondo dei sogni.
La vita mi ha reso scettica, ma non cattiva, ma in certi casi è d’obbligo tirare fuori anche un po di cattiveria nella speranza di scrollare di dosso il sopore agiato a chi si è rifugiato in esso. IL Presidente Mattarella che segue come un bozzolo e dice all’Eu che l’Italia vuole essere aiutata e non intralciata. La parola “aiuto” è sintomo di chi va ancora elemosinando da una unione carità per paura d’essere scacciato, non dice e pretende EQUITA’ e questo comportarsi merita tali risposte da parte del carrozzone sfasciato.
Ciò che ritengo importante, ora, è il suo stato di salute, una grande notizia da un romano conosciuto nel mondo, non poteva essere diversamente e qui siamo con te come ti scrissi:Conta sempre sul nostro affetto.
Sono tempi duri. Inimmaginabili, fino a una mangiata di settimane fa. Eppure ormai comprensibilissimi agli umani di ogni latitudine. Nessuno escluso: dato che anche i nativi dell’Amazzonia adesso sono alla portata del Coronavirus. Non per niente è stato uno shock anche per il mondo dello sport.
Un epilogo a lungo atteso, in verità. Eppure, la decisione presa con tanto colpevole ritardo, era la cosa più naturale che il mondo dello sport, coniugato in tutte le sue possibili declinazioni, potesse prendere. Sarebbe stato un esempio di maturità e di presa d’atto di un evento che tanti lutti sta adducendo agli umani. Invece la paletta dell’alt l’ha dovuto alzare il generale a quattro stellette coronavirus. Che li ha strappati di peso dal piedistallo e buttati giù nella polvere della loro supponenza. E dire che sarebbe bastato un pizzico di buonsenso, per non fare la figura barbina che ha dato origine a questo loro libro nero da Guinness dei primati.
Grazie per l’informazione sul saturimentro … e che sia sempre un buon compagno di vita.