Commenti all'articolo Chi era Franz Beckenbauer: è morta la leggenda del calcio tedesco
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9 Commenti
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Flavio
9 Gennaio 2024, 8:49 8:49
Purtroppo (per fortuna) lo ricordo benissimo ai mondiali del ’74, al pari di un altro immenso talento dell’epoca ovvero Johan Cruijff; giocatori allora di un altro pianeta nonostante non fossero tatuati…
Gianni vivarelli
8 Gennaio 2024, 19:43 19:43
Dopo Zagallo se ne e’ andato anche il Kaiser uno dei pochissimi che avrebbe potuto giocare con Di Stefano,Pele’,Garrincha,Nilton Santos etc. Se penso ai brocchi (veri) di adesso…..
giorgiop
8 Gennaio 2024, 18:49 18:49
Di tutti i tedeschi andati per la maggiore, lui e Rummenigge sono stati, secondo me, i maggiori esempi di correttezza e tecnica insieme. Franz Beckenbauer giocò la semifinale in Messico contro di noi con una spalla lussata ed un braccio al collo. Per dire che, al 60%, era ancora da tenere lì.
FrancescoD
8 Gennaio 2024, 18:46 18:46
Che tristezza, una vera icona del calcio. Ero piccolo, ma ricordo benissimo quel giocatore con la spalla fasciata che dirigeva con straordinaria eleganza la nazionale tedesca nella “partita del secolo” contro l’Italia di Riva e Rivera. Una preghiera per lui, asso di uno sport allora ancora umano.
Manuela
8 Gennaio 2024, 18:23 18:23
Classe 1945, non 1943
Nato l”11 settembre 1945
Cari saluti
Purtroppo (per fortuna) lo ricordo benissimo ai mondiali del ’74, al pari di un altro immenso talento dell’epoca ovvero Johan Cruijff; giocatori allora di un altro pianeta nonostante non fossero tatuati…
Dopo Zagallo se ne e’ andato anche il Kaiser uno dei pochissimi che avrebbe potuto giocare con Di Stefano,Pele’,Garrincha,Nilton Santos etc. Se penso ai brocchi (veri) di adesso…..
Di tutti i tedeschi andati per la maggiore, lui e Rummenigge sono stati, secondo me, i maggiori esempi di correttezza e tecnica insieme. Franz Beckenbauer giocò la semifinale in Messico contro di noi con una spalla lussata ed un braccio al collo. Per dire che, al 60%, era ancora da tenere lì.
Che tristezza, una vera icona del calcio. Ero piccolo, ma ricordo benissimo quel giocatore con la spalla fasciata che dirigeva con straordinaria eleganza la nazionale tedesca nella “partita del secolo” contro l’Italia di Riva e Rivera. Una preghiera per lui, asso di uno sport allora ancora umano.
Classe 1945, non 1943
Nato l”11 settembre 1945
Cari saluti