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Chi non vuole vedere il legame tra scafisti e Ong

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Durante la puntata di Quarta Repubblica dello scorso 15 luglio abbiamo raccontato, attraverso una testimonianza esclusiva, come gli scafisti libici assicurino ai migranti che vogliono raggiungere l’Italia di essere in contatto costante con le navi Ong che fanno salvataggio nel Mediterraneo.

Il servizio in questione, nei giorni successivi, è stato definito una fake news da un fact checker de Il Foglio, Lorenzo Borga (trovate il suo ritratto in questa mia zuppa). Perchè risulterebbe essere falso? Secondo “fonti e logica”, come lui stesso incomprensibilmente sostiene. Ci viene il sospetto che questo attacco di Borga sia dovuto più al suo anti-salvinismo che a una reale verifica e analisi della vicenda raccontata. L’accusa del fact checker è infatti partita soltanto dopo che il Ministro dell’Interno ha condiviso il servizio sui propri canali social.

Peccato che anche il Corriere della Sera, giovedì 25 luglio, con un reportage di Lorenzo Cremonesi, abbia confermato quello che a Quarta Repubblica è stato documentato con qualche giorno di anticipo. Nell’articolo si legge infatti che un comandante della Guardia Costiera libica, che ha l’obiettivo di contrastare le migrazioni illegali verso l’Italia, se la prende con le Ong Sea Watch e Lifeline affermando: “Non rispettano i nostri comandi. Sappiamo che sono in contatto con gli scafisti via web”.

Anche il Corriere quindi, secondo la teoria Borga, vende fake news?

In questo video la giornalista Lodovica Bulian (autrice del servizio di Quarta Repubblica insieme a Davide D’Aloiso) ci tiene a fare alcune precisazioni…

 

 

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