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Chi sono i due uomini ombra di Draghi

La mossa più politica di Mario Draghi è stata la nomina di Daniele Franco e Roberto Garofoli. Ai più sconosciuti, essendo entrambi civil servant, Franco e Garofoli sono la vera novità dell’esecutivo Draghi. Non solo perché i due conoscono la materia che gli è stata assegnata. Il neo ministro dell’economia, Franco, è un prodotto di Bankitalia ed è stato anche Ragioniere generale dello Stato.

Una storia di eccellenza. Garofoli è un giurista, che ha un lungo curriculum: capo dell’ufficio legislativo del ministero agli Affari Esteri, con ministro ministro Massimo D’Alema, capo di gabinetto di Filippo Patroni Griffi, segretario generale di Palazzo Chigi ai tempi del governo Letta, ancora capo di gabinetto del Mef. Insomma, pochi come lui conoscono la macchina legislativa.

Ma dicevamo della novità. Franco e Garofoli si conoscono tempo, come si dice in gergo, parlano lo stesso linguaggio. Ecco, con la nomina dei due, Draghi rompe il dualismo fra la presidenza del Consiglio e il ministero di via Venti Settembre che ha caratterizzato i governi della Prima e Seconda Repubblica. E innescato scontri epici nei vari esecutivi che si sono succeduti. Tutto insomma dovrà passare da loro che sono il proseguimento di SuperMario.

Avranno in mano il consiglio dei ministri, si confronteranno e lavoreranno ai principali dossier. Recovery, vaccini, ristori, fisco, pubblica amministrazione. L’esecutivo è concentrato nelle loro mani. Controlleranno tutte le partite. Tutto il resto è chiacchiericcio da Transatlantico o materia delle pagine dei giornali.

Antonio Russo, 24 febbraio 2021

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